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Mercoledì 09 GIUGNO 2021
E su AstraZeneca ai più giovani attesa per domani la decisione del Cts

Dopo l'ennesimo baillame degli ultimi giorni intorno al vaccino anti Covid AstraZeneca in seguito ad un caso di trombosi che ha colpito una giovane di 18 anni dopo che si era vaccinata durante un Open Day in Liguria, per domani è atteso un pronunciamento del Comitato tecnico scientifico che, a quanto si apprende, sembrerebbe orientato a fornire una nuova indicazione alle Regioni oltre a quelle già detatte da Aifa che, lo ricordiamo, ha autorizzato l'uso per tutti gli over 18 raccomandando però in via precauzionale di somministrarlo soprattutto agli over 60.
 
Dal Cts potrebbe arrivare ora un'ulteriore raccomandazione che potrebbe prevedere un'avvertenza precauzionale sulla somministrazione alle persone più giovani (non è ancora chiaro però a quale fascia di età si farà espressamente riferimento) ponendo così di fatto un freno, se non un vero e proprio stop, agli Open Day vaccinali aperti in queste settimane in alcune regioni a tutti gli over 18 ai quali viene proposto il vaccino dell'azienda anglo-svedese.
 
La scelta di delegare la questione al Cts sembra andare nella direzione di coinvolgere più istituzioni non lasciando la decisione alla sola Aifa.
 
Nel Cts siedono infatti, tra gli altri, i rappresentanti delle massime istituzioni scientifiche del Paese (Iss, Css e la stessa Aifa) e della Direzione generale della prevenzione del ministero della Salute.
 
Soprattutto da loro, a questo punto, è lecito attendersi una decisione chiara e definitiva su questo vaccino (evoluzione scientifica permettendo) che fin dall'inizio ha subito un percorso autorizzattivo quantomeno controverso, con stop&go continui e con limitazioni non sempre lineari sia a livello nazionale che internazionale (basta vedere in proposito la miscellanea di indicazioni e limitazioni dei diversi Paesi UE).
 
Un quadro che richiederebbe anche una diversa e più stringente campagna di comunicazione (non solo su AstraZeneca ma su tutta la campagna vaccinale) per promuovere la vaccinazione e fornire informazioni chiare ai cittadini. Un aspetto decisivo, finora stranamente accantonato, ora che si tratta di convincere anche i più scettici e intimoriti dalle vaccinazioni.

L.F.

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