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Mercoledì 26 MAGGIO 2010
Roccella: non utilizzare pillola per alleggerire ospedali

Il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella non vede di buon occhio la possibilità di somministrare la pillola abortiva Ru486 a domicilio come annunciato dalla regione spagnola della Catalogna.
“In Spagna – sottolinea il sottosegretario in una nota - verrà promosso l’aborto a domicilio tramite la pillola Ru486 per evitare di appesantire l’attività degli ospedali. Lo stesso è già accaduto in Francia, dove ormai, per le donne che lo desiderano, è difficile ottenere un aborto con il metodo Karman per aspirazione”. Per la Roccella, la decisione di somministrare la pillola a domicilio “se non è adottata con le necessarie cautele, si conferma come un modo per alleggerire gli ospedali del peso degli interventi abortivi e per riportarlo invece a casa, nel privato, senza le necessarie garanzie e tutele per la salute della donna”.
Il sottosegretario evidenzia che “se questo è l’obiettivo dal punto di vista dell’organizzazione sanitaria, lo scopo politico dell’introduzione dell’aborto a domicilio è invece quello di sovvertire la 194, esattamente come è già avvenuto in Francia ai danni della legge che regolamentava l’interruzione volontaria di gravidanza prima dell’arrivo della pillola abortiva”.
“Noi vogliamo – conclude la nota - invece che l’eventuale scelta della Ru486 avvenga con le stesse garanzie sanitarie e sociali offerte alle donne che scelgono il metodo per aspirazione”.

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