quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 14 DICEMBRE 2021
Sifes-Mr: “Numeri drammatici, aiutare aspiranti famiglie”

La pandemia continua ad accentuare il calo demografico, che prosegue anche nel 2021. "Di fronte a questi numeri, che appaiono drammatici, non resta che ribadire l'urgente necessità di mettere in campo una più vasta gamma di aiuti agli aspiranti genitori e alle famiglie, sia dal punto vista sociale, economico, lavorativo, che, soprattutto, sanitario, allargando l'accesso ai servizi pubblici di medicina della riproduzione in tutto il Paese". Lo afferma Filippo Maria Ubaldi, presidente della Società italiana di Fertilità e Sterilità-Medicina della riproduzione (Sifes-Mr), commentando la dinamica demografica fotografata oggi dall'Istat: secondo i dati provvisori di gennaio-settembre le nascite in meno sono già 12 mila 500, quasi il doppio di quanto osservato nello stesso periodo del 2020.
 
"Vediamo che oggi gli italiani fanno sempre meno figli, sempre più avanti con gli anni - evidenzia Ubaldi - e sappiamo che il problema infertilità aumenta di pari passo con l'età. Bisogna agire subito, innanzitutto dando le giuste informazioni agli italiani su cos'è la fertilità e qual è il giusto momento per avere un figlio, senza pensare che la medicina possa sempre risolvere eventuali problematiche di infertilità. La fecondazione assistita è l'ultima spiaggia: pensarci a tempo debito il primo strumento". Di pari passo però, "i centri di Procreazione medicalmente assistita in Italia hanno standard alti, ma non tutte le coppie che hanno bisogno di curare la loro infertilità hanno l'opportunità di avervi accesso. Le liste d'attesa sono lunghe, lunghissime in molti casi, e la scelta di spostarsi in altre zone d'Italia, o persino all'estero, è obbligata per molti aspiranti genitori. I 5 milioni di euro aggiuntivi per il Fondo dedicato alla Pma, stanziati nell'ultima Legge di Bilancio e approvati ad agosto, sono stati un primo passo per rafforzare le risorse a disposizione dei centri di Pma e, dunque, per organizzarsi al meglio per rispondere alla crescente domanda di questo genere di cure. Ma c'è bisogno che l'occhio delle istituzioni sia sempre vigile nei confronti di questo tema".

© RIPRODUZIONE RISERVATA