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Venerdì 10 GIUGNO 2022
Gullotta (Parafarmacie): “La garanzia della professionalità è data dal Farmacista e non esclusivamente dal luogo ove opera”

“La sentenza della Corte Suprema di cassazione sull'insussistenza del reato di abuso di professione per i farmacisti che effettuano tamponi in parafarmacia, costituisce un punto di approdo molto importante per tutti i farmacisti”, così in una nota Davide Giuseppe Gullotta, Presidente della Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane.

“La sentenza in questione - prosegue - ovviamente, non  risolve in toto la questione dei tamponi e degli altri servizi in parafarmacia, perché si limita ad escludere la fattispecie di reato in contestazione; tuttavia  esprime dei concetti estremamente importanti e significativi. Proprio perchè questa sentenza, tra l'altro, giunge a ribaltare la tesi (sostenuta da FOFI e Federfarma) che a contare sia solo il luogo d'esercizio(farmacia) e non  le competenze del professionista (farmacista)”.

“L'orientamento seguito dal Giudice di legittimità è di estremo conforto laddove chiarisce ciò che noi ormai da mesi urliamo in ogni modo e in ogni sede: la garanzia della professionalità è data dal Farmacista e non esclusivamente dal luogo ove  il farmacista opera. Il farmacista, in parafarmacia, dovrebbe poter effettuare servizi per il cittadino come in farmacia”, sottolinea ancora Gullotta.

“In sostanza, il Giudice di legittimità ha sostenuto che il professionista abilitato non è chiamato a rispondere del reato in questione per aver esercitato una propria prerogativa sebbene al di fuori di un luogo specifico (nello specifico ha effettuato tamponi in parafarmacia anziché in farmacia).
Ovviamente - prosegue il rappresentante delle Parafarmacie - la Corte di cassazione non ha escluso in estrema sintesi l'eventuale illegittimità del tampone così effettuato sotto altri profili; tuttavia, ha specificamente ribadito che non si tratta di abuso di professione perché a prescindere dal luogo ove esercita il farmacista è sempre un professionista abilitato”.

“Noi come farmacisti di parafarmacia continueremo a ribadire alla Fofi e alle Istituzioni che le competenze professionali vanno date al farmacista e non al luogo, continueremo a lottare affinché i farmacisti in parafarmacia possano esercitare maggiormente e in modo più completo la professione”, conclude.

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