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Giovedì 15 MARZO 2012
Cgil. Indagine Censis conferma tutte le nostre preoccupazioni

L’indagine presentata dal Censis “quale sanità dopo i tagli”, conferma tutte le preoccupazione che abbiamo espresso in questi mesi: i tagli lineari e una gestione ragionieristica in sanità indeboliscono il nostro servizio sanitario nazionale e mettono in discussione il diritto costituzionale alla salute come elemento che unifica il nostro paese e garantisce i cittadini.

Perciò insistiamo perché con il nuovo Patto per la Salute si riparino i danni causati da questa logica recessiva, che considera il welfare un peso invece che un fattore di sviluppo. Si investa nel Servizio sanitario nazionale come formidabile motore per la crescita e l'equità sociale. Si può dare così un nuovo volto anche ai piani di rientro, passando dalle logiche dei tagli lineari, delle tasse aggiuntive e dei ticket, alla riconversione dell’offerta dei servizi, puntando decisamente al potenziamento dei servizi distrettuali nel territorio. Perché sono la spesa inappropriata – quindi scadenti Livelli Essenziali di Assistenza - e un offerta privata non regolata le cause principali dei disavanzi sanitari, concentrati in alcune regioni. C’è bisogno di una buona sanità, pubblica e universale, per assicurare diritti ai cittadini e risanare i bilanci.

Vera Lamonica, Segretaria confederale
Stefano Cecconi, Responsabile Politiche della Salute

 

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