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Mercoledì 30 MAGGIO 2012
Fontanelli (Pd): “No a tagli lineari. Governo si confronti con Parlamento e Regioni”

Per Paolo Fontanelli, responsabile sanità del Patto democratico, non vi sono dubbi: la spending review annunciata dal Governo, soprattutto quando si parla di sanità, “va fatta con grande attenzione, evitando il rischio di affrontarla con logiche di tagli lineari o di riduzioni che prescindano dall'effettiva valenza del sistema in termini di qualità e di risposta ai bisogni di salute”.
L’occasione di questo richiamo al Governo è stato il suo intervento in Aula alla Camera questa mattina durante la discussione finale sul ddl riguardante il trapianto di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi.

Ecco uno stralcio del suo intervento:
“Il problema è che abbiamo un sistema sanitario che si potrebbe definire duale nei livelli di qualità. Esiste un distacco troppo grande tra una parte del nostro sistema sanitario che riesce ad esprimere livelli di prestazioni molto avanzati e una parte del Paese che invece è molto arretrata, dando anche adito ad elementi di iniquità e ad un fenomeno migratorio molto forte, per il quale le persone da alcune parti del Paese si muovono verso le zone più avanzate. Quindi, credo che una riflessione su questo punto vada fatta e penso che il Governo, insieme alle regioni, debba produrre questo elemento di riflessione. Le regioni devono essere responsabilizzate a farlo, perché se vogliamo migliorare, dobbiamo anche saper utilizzare al meglio le risorse e le competenze che abbiamo per migliorare il sistema.

Questo discorso si collega all'altro elemento, che è ricco di interrogativi e di domande che riguardano il futuro del nostro Servizio sanitario nazionale. Siccome abbiamo visto che giustamente si è aperta una discussione sulla spending review, sulla revisione della spesa, e abbiamo letto alcune dichiarazioni che hanno individuato nella spesa sanitaria uno dei campi prevalenti su cui intervenire. Credo che questa discussione vada fatta con grande attenzione, evitando il rischio di affrontarla con logiche di tagli lineari o di riduzioni che prescindano dall'effettiva valenza del sistema in termini di qualità e di risposta ai bisogni di salute. Sicuramente deve essere affrontato il problema della riorganizzazione della spesa anche in campo sanitario, con una responsabilità più evidente e forte anche da parte delle regioni, perché abbiamo visto, per esempio, che con i piani di rientro si sono fatti sicuramente dei risparmi e dei processi di contenimento della spesa, ma il divario nel sistema nazionale è aumentato, non è diminuito, e non si è fatta qualità. Bisogna avere questa capacità. Riteniamo che ci sia bisogno di affrontare il tema di una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario, ma occorre fare attenzione al fatto che questa non può essere affrontata solo con l'ottica e l'approccio dei tagli, bensì con l'approccio della rispondenza del sistema ad un diritto fondamentale stabilito dalla nostra Costituzione: il diritto alla salute come valore e come diritto universale.
 
Vogliamo difendere questo principio, quindi bisogna impegnarsi in questo senso e il Governo deve farlo con un confronto che ovviamente coinvolga anche il Parlamento - come ci auguriamo -, ma che incalzi le regioni in maniera adeguata, perché certe risposte un po' semplicistiche di questi giorni ci hanno, come dire, intimorito e spaventato”.
 

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