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Mercoledì 10 OTTOBRE 2012
Balduzzi: “Saranno toccati soprattutto beni e servizi non sanitari”

Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, si era detto intenzionato a lavorare per ''rivedere i tagli nella sanità all'interno del Decreto Sviluppo''. Secondo quanto si era appreso da fonti ministeriali Balduzzi - sottolineava una nota dell'Ansa - intende così operare per ridurre l'impatto del provvedimento nel suo settore. L'obbiettivo del ministro, ha confidato ai suoi collaboratori, è quello di lavorare per una ''rimodulazione'' degli interventi. 
 
Un lavoro, che almeno in parte sembra essere riuscito, se nella serata odierna, dopo le ultime modifiche che parlano di una riduzione di 600 milioni per il 2013 e di un miliardo per il 2014 il ministro dai microfoni di Sky ha evidenziato come “il definanziamento di 600 milioni  va ad interessare l'acquisto di beni e servizi non sanitari, come ad esempio lenzuola, e in misura minore dispositivi medici”. Laddove, ha spiegato “il governo ha verificato ancora un margine, con scostamenti diffusi sul territorio nazionale, e quindi la possibilità di fare qualcosa di più. Ma al tempo stesso rispetto alle cifre un po’ disordinate che giravano ancora ieri sera, l'avere concentrato, ridotto il definanziamento e soprattutto averlo indirizzato e mirato su voci specifiche, dà l'idea di un lavoro forte fatto dal Governo, calato dentro il Servizio sanitario nazionale che rimane uno dei beni più grandi del nostro Paese”. Per Balduzzi, infatti, si è trattato di un lavoro “calato nei conti della sanità. Ed ha portato ad un risultato che dovrebbe consentire al sistema sanitario di mantenere la sua forza riducendo acquisti di servizi non sanitari e, in parte minore, di dispositivi medici, riducendo quella quota che può essere considerata migliorabile, grazie alla migliore organizzazione e strumenti più raffinati e ad un lavoro più attento”.
 
Senza – ha specificato - diminuire i servizi. Questo è un risultato sicuramente importante che dà anche la misura dell'impegno con cui nella collegialità governativa il presidente del Consiglio e i ministri hanno accentuato l'attenzione sulla sanità”.

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