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Mercoledì 30 APRILE 2014
Ogni anno circa 2500 coppie all’estero per eterologa, con un costo fino a 8mila euro 

Secondo l'Osservatorio sul turismo procreativo sono tra le 2500 e le 3000 le coppie che si recano all’estero per poter effettuare un intervento di fecondazione eterologa. Secondo Andrea Borini, presidente dell’osservatorio le coppie che vanno all’estero per effettuare trattamenti di Pma sono “Circa 4-5000, ma secondo altre stime si tratterebbe del doppio”. Poi di queste “oltre la metà scelgono di ricorrere alla fecondazione eterologa”.
 
Tre le mete preferite dagli italiani. La Spagna è al primo posto. Sempre secondo l’Osservatorio nel 2011 sono stati circa 950 i pazienti italiani che si sono rivolti a 8 centri spagnoli che hanno risposto ad un questionario dell'associazione. La Spagna è scelta perché adotta una legge che consente la fecondazione assistita per le donne single, l'ovodonazione, l'embrio-donazione, nonche' l'anonimato dei donatori.
 
In seconda posizione troviamo la Svizzera, con un flusso di circa 630 italiani, dato sempre del 2011. Infine la Repubblica Ceca.
 
Per quanto riguarda i costi, questi spiega l’Osservatorio, dipendono naturalmente dalle attrezzature e dall'assistenza che viene offerta.  Questi possono variare dai 2.500-3.000 euro dell'Ucraina fino ai 7.000- 8.000 della Spagna. Secondo le stime, nel nostro Paese i bambini nati da fecondazione eterologa - prima che questa fosse vietata con la legge 40 del 2004 sono qualche migliaio. ''Se almeno la metà delle coppie che vanno all'estero lo fa per ottenere i trattamenti per l'eterologa - conclude Borini - il restante 50% prende tale decisione perché' ritiene i centri esteri di eccellenza, ma anche perché' in vari casi ignora la possibilità di poter effettuare gli stessi trattamenti anche in Italia, come ad esempio la crioconservazione degli embrioni per effetto del pronunciamento della Consulta nel 2009”.

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