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Sabato 07 FEBBRAIO 2015
I nuovi Lea. Come ci si è arrivati e i prossimi impegni
Come si è arrivati a definire i nuovi Lea
Sono stati costituiti 4 gruppi di lavoro (Ministero,Regioni, Agenas) che, tra aprile e dicembre ‘14, hanno aggiornato:
- sanità pubblica e prevenzione collettiva
- nomenclatore specialistica: diagnostica per immagini, medicina nucleare, radioterapia, ostetricia (PMA), laboratorio
- disciplina assistenza protesica, Intesa principi generali, nomenclatore dispositivi monouso, nomenclatore protesi
- area assistenza socio-sanitaria domiciliare, territoriale, residenziale e semiresidenziale
Cosa è stato fatto
- revisione della descrizione delle tipologie di assistenza e dei servizi resi dal Ssn nell’area della prevenzione collettiva e sanità pubblica
- aggiornamento delle liste (nomenclatori specialistica e protesica) in funzione dell’evoluzione tecnologica, con l’introduzione di prime indicazioni o condizioni di erogabilità per migliorare l’appropriatezza prescrittiva
- revisione della descrizione delle tipologie di assistenza e dei servizi nell’area socio-sanitaria
- articolazione dell’assistenza domiciliare in quattro livelli di intensità assistenziale (da 1 a 6 accessi settimanali) in relazione al bisogno
- articolazione dell’assistenza residenziale in tre livelli di intensità (intensiva, estensiva e lungoassistenza) per malati cronici, disabili, pazienti psichiatrici, dipendenti patologici
- aggiornamento degli elenchi delle malattie rare, delle malattie croniche e delle relative prestazioni esenti da ticket
- aggiornamento del protocollo per la tutela della gravidanza
I prossimi impegni:
Stato Regioni per:
- adottare strumenti e procedure per la valutazione di efficacia delle prestazioni incluse nei Lea
- individuare ulteriori indicazioni di appropriatezza/condizioni di erogabilità delle prestazioni, alla luce di Linee guida e PDTA uniformi a livello nazionale
- adottare strumenti e procedure per la valutazione di efficacia delle innovazioni tecnologiche (HTA) e la loro introduzione nei Lea
- promuovere la presa in carico del paziente cronico attraverso l’individuazione di PDTA e la gestione domiciliare con la telemedicina
Stato Regioni ad attivare:
un programma nazionale di valutazione comparativa di efficacia, a valere sui canali di finanziamento della ricerca sanitaria, al fine di:
- escludere dai Lea le prestazioni di provata inefficacia
- avviare studi comparativi costi/benefici/rischi per le prestazioni di efficacia dubbia con l’inserimento in programmi di sperimentazione osservazionale
- definire protocolli per l’introduzione di nuove prestazioni nei Lea basati su valutazioni costi/benefici/rischi
Impegno ad adottare modifiche normative al fine di:
- aggiornare e mantenere i livelli essenziali di assistenza in modo continuo, sistematico, basato su regole chiare e criteri scientificamente validi
- aprire spazi per la mutualità integrativa e i programmi assicurativi per servizi e prestazioni richiesti dai cittadini ma privi di sufficienti prove di efficacia
- istituire un organismo istituzionale nazionale per l’aggiornamento continuo dei Lea, coordinato dal Ministero della salute, con la partecipazione delle Regioni e il coinvolgimento delle risorse tecnico-scientifiche disponibili a livello centrale e regionale (ISS, Agenas, AIFA, CSS, Società scientifiche, FNOMeCO, SIMMG, ecc.).
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