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Martedì 24 FEBBRAIO 2015
ACOI: "I ticket sui codici bianchi siano prelevati dai budget dei mmg che inviano impropriamente i pazienti al Ps"

“Se la ‘malapolitica’ non riesce a gestire un servizio fondamentale come quello sanitario, è doveroso un intervento dello Stato centrale per garantire il diritto costituzionale alla salute”. È quanto afferma il presidente dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi), Diego Piazza commentando l’intervista del Ministro rilasciata ieri a Piazza Pulita.
 
“Il sistema della rete di emergenza – rimarca Piazza - , che va dai pronto soccorso alle rianimazioni, è in emergenza specie nelle regioni del Centro-Sud. Dopo i tragici eventi di Catania, leggiamo del un decesso avvenuto in barella al Pronto soccorso del Cardarelli. Parliamo quindi di due grosse città del Sud, non di piccole realtà periferiche. Non posso esistere 21 sistemi sanitari diversi l'uno dall'altro e con così elevato un gap di qualità tra Nord e Sud. Il federalismo sanitario, come giustamente dice il Ministro Lorenzin, ha fallito, perché invece di essere una risorsa a favore dei cittadini, è diventato una risorsa dei politici, che lo hanno utilizzato come merce di scambio a fini elettorali”.
 
“Mancando i servizi sul territorio – evidenzia - , che dovrebbero essere in buona parte effettuati dai medici di medicina generale, si ingolfano i nostri pronto soccorso. I ticket per i codici bianchi dovrebbero essere prelevati non sulle tasche dei cittadini, ma dai budget dei medici di base che hanno inviato in maniera impropria persone al pronto soccorso. E quei fondi dovrebbero essere utilizzati per incentivare i medici che svolgono servizio nella rete di emergenza. I medici che lavoro nella rete di emergenza dovrebbero essere incentivati sia professionalmente che economicamente per evitare fughe da posti di lavoro usuranti e rischiosi”. 

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