quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Giovedì 02 LUGLIO 2015
Smi: “Il de profundis della sanità pubblica. Niente investimenti, solo tagli”
“Un attacco al diritto alla salute e alla tenuta stessa della sanità pubblica”. Questo il commento del Sindacato dei Medici Italiani-Smi alla bozza di manovra sanitaria che dovrebbe andare in discussione alla Conferenza Stato-Regioni in questi giorni. Per Pina Onotri, segretario nazionale dello Smi: “È il de profundis della sanità pubblica. Niente investimenti, solo tagli, ancora una volta, su tutto, sulle strutture, il personale, sulle postazioni del 118 e sulla farmaceutica. Ma non solo: con la scusa del risparmio si instaura un regime di paura nelle prescrizioni delle prestazioni specialistiche. Chi stabilisce l’appropriatezza ? E a pagarne le conseguenze dovrebbero essere i medici e i cittadini. Si insiste su una strada già percorsa per quanto riguarda i farmaci, che si è dimostrata sbagliata, oltre che inutile, e che ha prodotto solo la criminalizzazione di molti medici la cui unica colpa era quella di svolgere il proprio lavoro secondo “scienza e coscienza””.
“Sulla sanità – spiega il segretario generale Smi – si continua con prassi vecchie e sterili a causa di un federalismo fallimentare, assistiamo da un lato a Governi centrali senza una strategia unitaria di governance del Ssn, dall’altro a Regioni incapaci di eliminare gli sprechi e le ingerenze della “malapolitica”. Il risultato di questa situazione: ulteriori tagli per 2,35 miliardi per il triennio 2015/2017”.
“Ora basta – conclude Onotri – la sanità pubblica italiana ha bisogno di investimenti, non di essere ulteriormente strozzata. Ha necessità di una razionalizzazione della spesa, non di una scure che mutila ancora di più i nostri servizi per i cittadini. Mi auguro che finalmente si mettano da parte le iniziative solitarie di alcune sigle e le fughe in avanti: serve una protesta unitaria forte, concertata e condivisa, di tutti i sindacati medici contro questa manovra”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA