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Venerdì 20 NOVEMBRE 2015
D'Ambrosio Lettieri (CoR): "Nessuna fiducia a manovra in deficit e propagandistica"

"Con la fiducia posta alla legge di stabilità 2016 siamo alla fiducia numero 46. Un numero emblematico di come il Governo intenda il rapporto con il Parlamento. Ma non solo. Anche di come intenda il rapporto tra stato e cittadino. Un rapporto profondamente vulnerato anche da questa manovra finanziaria proditoriamente in deficit senza che si incida efficacemente sulla pressione fiscale con un contestuale taglio della spesa improduttiva e che, con il metodo della propaganda, è solo uno specchietto per le allodole. Zero crescita, zero risparmi, zero misure per il Sud e con la spada di Damocle delle clausole di salvaguardia sulla testa: non si può chiedere la fiducia in queste condizioni". Lo ha dichiarato Luigi d'Ambrosio Lettieri (CoR) intervenendo in Aula nell'ambito della discussione sul voto di fiducia posto dal Governo alla legge di stabilità 2016.
 
"È una Legge di stabilità che non tiene conto dei reali bisogni del Paese. Su sicurezza e Sud il governo non ha saputo o voluto trovare soluzioni adeguate. Anzi, il governo pensa che sia una soluzione usare sia il Sud che la sanità come un bancomat per far fronte ad emergenze ampiamente annunciate. Il risultato è che il comparto sicurezza resta senza rinnovo contratto e con risorse inadeguate, mentre il Sud resta al palo di un piano fantasma che non è ancora partito e già è saccheggiato. La manovra finanziaria in esame, poi, copre il taglio delle imposte sulla prima casa - misura condivisibile, sia chiaro, ma che imponeva una reale spendono review - con una ulteriore restrizione delle risorse destinate al fondo sanitario nazionale - ha proseguito -. Renzi dovrà spiegare ai cittadini come pensa di far fronte alla legittima domanda di salute che deve necessariamente, come peraltro messo nero su bianco nel Patto per la Salute, trovare le risposte nell’utilizzo dei farmaci innovativi, nella realizzazione di un serio ed efficace piano vaccinale, nella prevenzione, nei nuovi Lea, nell’adeguamento degli organici e dei contratti".
 
"I tagli previsti per le Regioni sono strutturali e continuativi sulla spesa corrente e nel triennio aumentano dell’80%. Di contro diminuiscono i tagli ai Ministeri del 45% nel triennio e per il 2016 la metà dei risparmi dei risparmi è sugli investimenti. Ipotizzando la crescita del Fsn secondo l’incremento del Pil e applicando i tagli previsti dal ddl stabilità 2016 l’incidenza del finanziamento del fabbisogno sanitario sul Pil è in riduzione fino a toccare il 6,38% nel 2018. Siamo alla vera emergenza, pericolosamente vicini al 6% indicato come soglia sotto cui non si può scendere dall’Oms. Nessuna fiducia alla manovra dell'inganno", ha concluso D'Ambrosio Lettieri.

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