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Mercoledì 11 MAGGIO 2016
Fnomceo: “Su H16 dobbiamo avere più informazioni. Ora ciclo audizioni con sindacati e Ministero”

“Sul cosiddetto h16 dobbiamo avere prima qualche dato di più”. È quanto afferma il presidente della Fnomceo Roberta Chersevani rispondendo ai giornalisti oggi a Roma a margine della presentazione della III Conferenza nazionale della professione che si terrà a Rimini in merito alla protesta indetta dallo Smi cui hanno preso aderito anche Cgil, Cisl, Uil e Simet contro l’atto d’indirizzo per il rinnovo della convenzione dei medici di famiglia.
 
Ma Chersevani ha replicato anche al segretario dello Smi Pina Onotri che al nostro giornale aveva dichiarato di aver ritirato la delegazione del sindacato ai lavori di Rimini perché la Federazione aveva evitato di anticipare o posticipare la conferenza di presentazione dell’evento romagnolo di maggio.
 
“L’ho cercata ieri sera per chiarire direttamente – ha detto Chersevani riferendosi alla Onotri - dopo aver letto le sue dichiarazioni. Ma aveva la segreteria inserita probabilmente perché era presa dall’organizzazione della manifestazione. In ogni caso non vedo il motivo della decisione di ritirare la delegazione. È vero che c’era una sovrapposizione ma la nostra conferenza stampa non dura mica quattro ore”.
 
“Loro sono preoccupati che la riforma possa essere lesiva della qualità della salute che noi offriamo ai pazienti e problematica per il collega – ha precisato il presidente Fnomceo - . Ma al di là del contesto sono dispiaciuta che sia sta coinvolta la Federazione. Dobbiamo essere uniti tra di noi per portare avanti insieme l’evoluzione di questa medicina sempre più difficili”.
 
A chiarire il punto di vista della Fnomceo sul tema h16 è stato poi Maurizio Scassola, vicepresidente Fnomceo. “Siamo in una fase evolutiva. Il dibattito in comitato centrale non c’è ancora stato e non abbiamo posizione definita. Dobbiamo affrontare ancora tutte le problematiche che giustamente ogni soggetto medico pone. Noi non siamo schierati con nessuno, ma non per lavarcene le mani ma perché, ripeto, è una situazione in evoluzione. Ora in ogni caso faremo delle audizioni per trovare una coesione tra tutti. Sentiremo i sindacati e anche il ministero per capire l’indirizzo”.

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