quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 28 OTTOBRE 2016
Fondo oncologici. Pinto (Aiom): “Evitiamo errori epatite C”. Bonaretti (Mise): “Ema potrebbe avviare negoziati europei su uso licenze”

Per il presidente dell’Aiom Carmine Pinto oggi si corona un sogno. Un anno fa era stata proprio l’Aiom a lanciare la proposta di un fondo ad hoc per i farmaci oncologici innovativi e oggi la legge di Bilancio sposa quel progetto e stanzia 500 milioni annui per quel fondo.

Ma Pinto sa che siamo solo all’inizio di una sfida complessa, quella di gestire queste risorse in modo che nessuno resti indietro e che tutti i pazienti che hanno ne effettivamente bisogno possano avere accesso ai trattamenti innovativi, senza sperequazioni.

“Evitiamo alcuni errori fatti con l’epatite C. Evitiamo che chi arriva primo prenda le risorse e chi, per vari motivi, non riesce ad organizzarsi resti all’asciutto”, ha detto il presidente degli oncologi.

Per farlo Pinto propone che sia l’Aifa prima di tutto a identificare i “veri innovativi”, che Pinto stima possano essere non più di 5/6, e poi prevedendo un sistema di rimborso a fine anno per le Regioni sulla base di report precisi, evitando per l’appunto che i primi prendano tutto a discapito degli altri.

Un’idea che ha convinto anche il rappresentante del ministero allo Sviluppo Economico al tavolo della farmaceutica, Paolo Bonaretti che, rispondendo a una nostra domanda sulla possibilità per il futuro di una negoziazione europea del prezzo dei farmaci ai fini di abbassarne il costo, soprattutto per gli innovativi,  ha proposto piuttosto una “negoziazione sul diritto d’uso della licenza” a livello europeo “perché la negoziazione centralizzata del prezzo risulterebbe di difficile realizzazione stante le differenti tipologie dei sistema sanitari europei”.

Bonaretti ha anche toccato il tema dei nuovi farmaci contro l’epatite C sottolineando che, a differenza degli oncologici che, pur avendo potenzialità straordinarie in termini di allungamento anche di 2/3 anni della vita dei pazienti, restano sempre farmaci purtroppo non risolutivi. “Per l’epatite C è diverso, ha detto Bonaretti, qui siamo di fronte a farmaci che possono eradicare la malattia. E quindi forse è venuto il momento di pensare a un piano anche decennale per curare effettivamente tutti i malati e debellare il contagio”.
 
Ecco nel dettaglio la proposta Aiom per il Fondo nazionale per i farmaci innovativi in Oncologia:
 
Farmaci innovativi (individuazione):
- Riconosciuto alto livello di innovatività per il setting di patologia neoplastica considerato
- Efficacia, tollerabilità, qualità di vita.
 
Utilizzo del Fondo (criteri):
- Uguale accesso ai farmaci in tutte le Regioni
- Attivazione per farmaco
- Fondo Aifa distribuito a fine anno per volume di spesa regionale per i farmaci considerati

© RIPRODUZIONE RISERVATA