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Mercoledì 01 MARZO 2017
Bonazzi (FSI-USAE): “Gli operatori attendevano questa legge da quasi 10 anni”

“Il DDL Gelli è legge;  molto bene! Era ora! Quella di oggi è una data storica per i professionisti della sanità italiana. Finalmente, grazie al prezioso lavoro di Camera e Senato, il Ddl sulla responsabilità professionale e la sicurezza delle cure, è legge. Si tratta di un provvedimento che gli operatori della sanità hanno atteso per quasi dieci anni. Ringrazio a nome di tutta la Federazione che rappresento i Deputati e i Senatori che hanno contribuito a questo risultato”. Ad affermarlo, in una nota, Adamo Bonazzi, segretario generale FSI-USAE.

“Il provvedimento, che riforma la responsabilità professionale dei sanitari – per FSI USAE -, ha risvolti sia in ambito civile che penale. Lo scopo di questo testo è quello di riportare equilibrio tra il professionista sanitario e il paziente, protagonisti di un rapporto che, soprattutto negli ultimi anni, è risultato sbilanciato, nella maggior parte dei casi a favore del paziente”. “Con questa legge – commenta ancora Bonazzi - si aumentano le tutele dei professionisti prevedendo, al contempo, nuovi meccanismi a garanzia del diritto al risarcimento da parte dei cittadini danneggiati da un errore sanitario che purtroppo può sempre accadere. Gli operatori non ne potevano più di pagare assicurazioni onerose e affrontare processi civili e penali che magari erano attivati strumentalmente da chi pur non avendone diritto intendeva sfruttare il buco legislativo e ottenere risarcimenti milionari”.  

“Negli ultimi anni – conclude il segretario generale FSI-USAE - l’assenza di un chiaro inquadramento legislativo aveva tolto la serenità ai professionisti del settore e, soprattutto, aveva comportato costi enormi per lo stato per via della medicina difensiva che ha pesato non poco sui bilanci del nostro sistema sanitario. Con questa legge è stata regolamentata  la responsabilità penale e civile per gli esercenti la professione sanitaria e l’attività di gestione del rischio sanitario, prevedendo che tutte le strutture attivino un’adeguata funzione di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio”.
 

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