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Mercoledì 24 MAGGIO 2017
Rossi (Omceo Milano): “Scelta fatta dopo  approfondita discussione. Nessuna pressione politica. Decisione di cui avrei fatto volentieri a meno”

“Non voglio entrare nel caso singolo, ma” in merito alla radiazione dall’Ordine dei medici di Dario Miedico per le sue posizioni sui vaccini, “posso dire che la documentazione sul caso è molto abbondante e la discussione in Commissione disciplinare è stata lunga, complessa e approfondita, ed ha portato a quella decisione, presa all’unanimità. È stata una decisione ponderata, come è giusto che sia”.
 
Così Roberto Carlo Rossi, presidente dell'Ordine dei Medici di Milano, commenta la decisione dell’Ordine di radiare Dario Miedico, rifiutando ogni ipotesi di “caccia alle streghe” o di pressioni legate all’infuocato clima politico in materia di vaccini. “E’ stata solo una combinazione che la decisione sia stata presa all’indomani del decreto ministeriale approvato in Consiglio dei Ministri e, in ogni caso, la decisione della commissione non ha nulla a che vedere con la politica. Ad essere sincero, è una vicenda di cui avrei fatto volentieri a meno”.

Quanto al decreto vaccini, Rossi esprime una posizione “del tutto personale” perché, considerata anche la mancanza di un testo ufficiale, “il provvedimento non è stato ancora discusso a livello collegiale”, precisa. Poi spiega di essere “assolutamente a favore della filosofia alla base del decreto, cioè di tutelare la collettività”. Un principio che “come medico e come uomo ritengo giusto”. Ma esprime anche “perplessità” su alcuni aspetti del provvedimento anticipati dalla stampa. “Non conosco il testo – tiene a rimarcare – ma non mi convince, ad esempio, il voler affidare ai medici di famiglia la certificazione dell’impossibilità di sottoporsi a vaccinazione, così come non condivido quel che si dice in merito alle sanziono ai genitori che non vaccinano i figli, perché non è che pagare una sanzione può legittimare a far ciò che si vuole. Ma aspettiamo il testo e poi faremo le nostre valutazioni”.

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