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Lunedì 16 LUGLIO 2012
Intramoenia. Balduzzi conferma volontà del Governo per riforma in tempi brevi
È iniziata a Montecitorio la discussione sul Dl che proroga al 31 dicembre l’intramoenia allargata. In Aula il ministro ha assicurato che la riforma complessiva in materia si farà "al più presto", ma il Governo ha preferito rimandare la discussione dopo l'estate per una discussione con una tempistica "più opportuna".
Si è svolta nel primo pomeriggio nell’Aula di Montecitorio la discussione sul ddl di conversione in legge del decreto-legge 28 giugno 2012, n. 89, recante proroga di termini in materia sanitaria. La discussione, lo diciamo subito, non si è conclusa e il seguito del dibattito è stato rinviato ad altra seduta. Domani la Commissione Affari Sociali ha in agenda il dibattito sullo stesso argomento.
Il ministro Balduzzi – intervenuto a conclusione delle repliche dei vari gruppi parlamentari e dopo aver incassato il sostanziale parere favorevole della maggioranza parlamentare Pdl, Pd e Udc, contraria la Lega e l’Idv che ha preannunciato la presentazione di proposte emendative volte a modificare un testo che giudica “non condivisibile” – ha spiegato che “la ragione per cui non è stato ancora adottato né presentato al Parlamento il provvedimento con la nuova disciplina dell'attività libero-professionale intramuraria è collegata all'opportunità di non adottare né presentare, nel periodo di fine giugno o inizio luglio, un provvedimento che più opportunamente può essere adottato e sottoposto alla discussione del Parlamento con una tempistica più opportuna, ma sempre molto ravvicinata”.
Il ministro ha poi ribadito “che sarà volontà del Governo, e mia personale, di fare al più presto possibile per avere una attività libero-professionale intramuraria seria, tracciabile, integrata con l'azienda sanitaria e con la programmazione della stessa”.
Infine sugli organi collegiali, materia su cui si sono soffermati alcuni interventi, Balduzzi ha chiarito che “non è intendimento del Governo, né del Ministro, stravolgere il sistema degli organismi collegiali. L'unica ragione che ha indotto a inserire nel decreto-legge anche questa materia è quella di evitare un periodo, che potrebbe essere anche significativamente lungo, di inerzia e di inattività di questi organismi, che sono tutti importanti, ma alcuni dei quali sono proprio essenziali all'attività ordinaria del Ministero della salute”.
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