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Mercoledì 17 NOVEMBRE 2021
Giornata prematuri. Ogni anno in Liguria tra i 500 e i 600 casi

Toti: “Indispensabile non solo una presa in carico a 360 gradi da parte del Snn, su cui possiamo contare grazie all’ospedale Gaslini, ma anche delle associazioni di volontariato”. Il professor Ramenghi del Gaslini: “Sono tante le azioni messe in atto: tra queste, la recente attivazione della Banca del latte umano donato, dedicato ai nostri piccoli prematuri”, attenzione al post-ricovero e al virus respiratorio sinciziale.

Ogni anno in Liguria, nascono circa tra i 500 e i 600 bambini prematuri: per definizione si tratta di un bambino nato prima delle 37 settimane di gestazione ma ciascuno di loro ha una storia diversa che parte dal peso, dalle dimensioni, dal livello di prematurità e dalla qualità della sua vita fetale.

“Questo tema - spiega il presidente e assessore alla Sanità, Giovanni Toti - è legato alla sopravvivenza e alla qualità di vita di un numero crescente di bambini. Per questo è indispensabile non solo la garanzia di una presa in carico a 360 gradi da parte del sistema sanitario, su cui possiamo contare grazie al nostro fiore all'occhiello dell’ospedale Gaslini, ma anche delle associazioni di volontariato che svolgono un prezioso compito di informazione e vicinanza alle famiglie”.

L’ospedale pediatrico Giannina Gaslini celebra la giornata in ogni giorno dell’anno: “Ogni prematuro è una sfida da vincere, per migliorare sempre di più il suo futuro – sottolinea il professor Luca Ramenghi, direttore UOC Patologia Neonatale del Gaslini -. Sono tante le azioni messe in atto: tra queste, la recente attivazione della Banca del latte umano donato, dedicato ai nostri piccoli prematuri. Inoltre stiamo potenziando il Trasporto Neonatale da tutta la Regione verso le strutture del nostro ospedale e la protezione dei prematuri per i mesi invernali. Quest’anno stiamo dando peso ed attenzione alla fase post ricovero in ospedale, concentrandoci forse più di degli anni precedenti sulla protezione dal virus respiratorio sincinziale (VRS): in questi giorni, infatti, è in corso la somministrazione del ‘vaccino’ contro la bronchiolite causata da questo virus. Si tratta di somministrare anticorpi monoclonali che proteggono dalla malattia quando si contrae il virus, contro la bronchiolite da virus respiratorio sinciziale, che colpisce in modo preoccupante i piccolissimi, quelli che hanno un vissuto importante di distress respiratorio all'interno delle terapie intensive”.

“In sinergia con le società nazionali di neonatologia, di medicina perinatale e con le associazioni dei genitori come la ‘Cicogna sprint’, ogni giorno dell’anno sensibilizziamo con iniziative rivolte ai nati prematuri – conclude Ramenghi – per aumentare il sapere di tutti e migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita di questi piccolini. A tal proposito verrà organizzato anche un meeting scientifico sull'argomento: il prossimo 30 novembre è previsto un webinar sull’uso del vaccino anti virus respiratorio sincinziale (VRS) contro la bronchiolite”

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