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Giovedì 16 DICEMBRE 2021
Aou Novara, operata con successo donna che per malattia dell’esofago non poteva più mangiare né bere 

La donna, 63 anni, era stata operata 22 anni prima per una malattia all’esofago, che era nel tempo recidivata fino a renderle praticamente impossibile assumere alimenti solidi e liquidi. Impossibile ogni altro trattamento, la paziente ha potuto riprendere a nutrirsi grazie a un delicato intervento di alta complessità per l’asportazione esofagea e l'utilizzo dello stomaco opportunamente trattato.

Un intervento di elevata complessità è stato eseguito dalla Struttura di Chirurgia generale 1 (diretta dal prof. Sergio Gentilli ) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara su una paziente di 63 anni trasferita da un ospedale torinese. La donna era stata operata 22 anni prima per una malattia all’esofago, un danno neurologico che impediva la deglutizione del cibo.“La malattia è recidivata fino ad arrivare all’impossibilità praticamente completa, per la paziente, di assumere alimenti solidi e liquidi”, spiega l’Aou in una nota.

“L'esofago che normalmente è rettilineo e con un diametro di pochi centimetri si presentava gravemente tortuoso  e con un diametro superiore ai 20  cm – riferisce nella nota il prof. Gentilli – Impossibile ogni altro trattamento, abbiamo dovuto asportare l’esofago con duplice accesso addominale e toracico. La continuità digestiva è stata ripristinata con l'utilizzo dello stomaco opportunamente trattato. La paziente attualmente è autonoma dal punto di vista alimentare”. Si è trattato di un raro intervento di asportazione esofagea per una malattia degenerativa  e dunque non neoplastica come generalmente avviene.

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