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Mercoledì 22 DICEMBRE 2021
Covid. Nelle Rsa piemontesi in arrivo nuovo personale. Ecco le misure regionali per “attenuare l’impatto della pandemia”

La Regione Piemonte prepara a mettere in atto nuove misure a supporto delle Rsa regionali. Sono “soluzioni frutto del proficuo confronto”, spiega la Regione. Porteranno, tra le altre cose, ad una maggiore presenza di personale infermieristico e operatori socio-sanitari, “ben sapendo che la carenza di queste figure è strutturale”.

La Regione Piemonte è pronta a mettere in campo strategie e atti amministrativi entro la fine di dicembre 2021 per superare alcune criticità delle Rsa. “Si tratta - riassumono in una nota il presidente Alberto Cirio con gli assessori alla Sanità Luigi Genesio Icardi e alle Politiche sociali Chiara Caucino - di soluzioni frutto del proficuo confronto che è stato avviato per attenuare l’impatto della pandemia e che porteranno in particolare ad una maggiore presenza di personale infermieristico e operatori socio-sanitari, ben sapendo che la carenza di queste figure è strutturale”.

Tra le principali misure figurano:
- l’adozione di nuove linee guida che consentiranno agli operatori socio-sanitari di coadiuvare gli infermieri nella somministrazione dei farmaci che gli ospiti devono assumere;
- un nuovo sistema di convenzioni che potrà consentire agli infermieri dipendenti delle aziende sanitarie di effettuare su base volontaria turni aggiuntivi al di fuori dell'orario di lavoro anche nelle Rsa non in libera professione;
la proroga della delibera regionale n.6/2020 sul mantenimento nelle strutture degli infermieri assunti dalle Asl.

Nei primi mesi del 2022 la Giunta regionale approverà altri importanti provvedimenti, come, si legge nella nota, “il  potenziamento quantitativo della formazione degli Oss e dei corsi a compartecipazione ai quali si potrà accedere secondo precisi requisiti, l’istituzione di corsi per operatori socio-sanitari specializzati di supporto all’assistenza infermieristica e il miglioramento delle attuali forme di assistenza domiciliare”.

Sarà anche avviato “un monitoraggio mensile delle convenzioni, in modo da garantire l’omogeneità e l’utilizzo delle risorse previste per ogni singola Asl” e sarà rivista l’attuale delibera n.45/2012 sull’assistenza socio-sanitaria alle persone anziane non autosufficienti “per arrivare, tra l’altro, ad una riduzione delle fasce di assistenza infermieristica”.

Tra le misure approvate di recente sono state ricordate il differimento della contrattualizzazione degli infermieri operanti nelle strutture e l’estensione del massimale per i medici di medicina generale.

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