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Giovedì 13 GENNAIO 2022
Fassid. Fabio Pinto nuovo Coordinatore nazionale

Pinto, radiologo ospedaliero campano, succede ad Alessandra Di Tullio, Segretario Nazionale dei patologi clinici AIPAC e vanta una lunga esperienza sia nell'area della professione che in campo sindacale. 

Nella riunione di Segreteria del 12 gennaio per il cambio mandato in FASSID, che prevede la rotazione del coordinamento fra i sindacati fondatori, è stato nominato Coordinatore Nazionale 2022 Fabio Pinto, recentemente eletto Segretario Nazionale Area radiologica SNR di FASSID. Confermata Coordinatrice dell’area Sanitaria Roberta Di Turi, Segretario nazionale dei farmacisti del SSN.
 
Pinto, radiologo ospedaliero campano, succede ad Alessandra Di Tullio, Segretario Nazionale dei patologi clinici AIPAC e vanta una lunga esperienza sia nell'area della professione che in campo sindacale. All’uscita dalla riunione ha brevemente commentato la sua conferma al coordinamento dell’organizzazione che riunisce patologi clinici, farmacisti ospedalieri, radiologi, psicologi, medici del territorio. 
 
“Sono onorato e soddisfatto per questa nomina. Certo, sarà una stagione impegnativa. Siamo un sindacato pluridisciplinare e per questo i nostri iscritti sono tutti coinvolti nel governo della pandemia. Il mio scopo principale è la ricerca della coesione e unità interna e intersindacale per gli ulteriori obiettivi da raggiungere nella prossima tornata contrattuale: colmare le carenze di personale, affrontare le questioni di genere, prevedere modelli organizzativi tesi alla razionalizzazione e alla ottimizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali, evitando l’utilizzo improprio delle specialità. E ovviamente la rivalutazione ed adeguamenti salariali per una categoria che sta fronteggiando da troppo tempo una pandemia con armi spuntate. Purtroppo non possiamo tacere che quanto costruito nel precedente contratto di lavoro spesso non viene applicato nelle aziende, con la scusa del momento emergenziale. Chiediamo un preciso impegno all’Aran e ai Ministri competenti per colmare ritardi e inadempienze. La salute non può attendere. E neanche i medici e i dirigenti sanitari”.

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