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Giovedì 26 LUGLIO 2012
Boom di tumori in Campania. Balduzzi e Clini avviano verifiche

Pochi giorni fa i dati del Pascale di Napoli indicavano un'incidenza anomala di tumori in alcune zone della regione (+ 40% provincia di Napoli e + 30% provincia di Caserta). Costituito un gruppo di lavoro per approfondire i risultati. Ci lavoreranno Salute, Ambiente, Iss e Nas. 

Il Ministro della Salute Renato Balduzzi, in relazione a varie notizie di stampa che hanno anticipato i risultati di un’indagine condotta da un ricercatore dell’Istituto Pascale di Napoli, secondo cui si sarebbero verificati un incremento delle morti per malattie oncologico nelle provincie di Napoli (città esclusa) e Caserta causate dai fattori ambientali, ha costituito con decreto ministeriale un gruppo di lavoro per approfondire la situazione evidenziata dalla ricerca.

Il gruppo sarà coordinato dal dottor Giuseppe Ruocco, direttore generale della prevenzione al Ministro della Salute, il quale assicurerà il raccordo con analoghe attività di verifica disposte dal Ministro dell’Ambiente. Del gruppo di lavoro fanno parte tecnici ed esperti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre che un ufficiale dei Carabinieri per la Tutela della salute (Nas).

I componenti del gruppo di lavoro, che non riceveranno alcun compenso o indennità, dovranno entro il 28 settembre 2012 presentare al Ministro Balduzzi una relazione sulla situazione epidemiologica nella Regione Campania, in particolare nelle provincie di Napoli (città esclusa) e Caserta. Il Ministro nel decreto ravvisa la necessità di comparare i dati della ricerca condotta dall’Istituto Pascale con quelli di altri centri di ricerca in modo da verificare se l’incidenza della mortalità per tumore dipenda da fattori ambientali.

Il Ministero dell’Ambiente ha già acquisito, attraverso i Carabinieri per la tutela dell’Ambiente (Noe) lo studio del ricercatore del Pascale e nei prossimi giorni darà inizio ad una campagna di controllo su tutti i siti di produzione, stoccaggio, trattamento di quelle tipologie di rifiuti speciali che storicamente hanno trovato nell’incenerimento una forma di smaltimento illecita e a costo zero. 

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