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Martedì 01 FEBBRAIO 2022
Medicina generale. In stato di agitazione i sindacati che non hanno firmato la convenzione: “Da Ministero e Regioni risposte inadeguate”

La protesta di FP CGIL Medici e Dirigenti SSN, SMI, SIMET, Federazione C.I.Pe - S.I.S.Pe - S.I.N.S.Pe: “Serve una riforma profonda della medicina generale e delle pediatria di libera scelta, incentrata sulla multi professionalità e sulla presa in carico delle cittadine e dei cittadini, che non rintracciamo nella proposta elaborata dalle Regioni e dal Ministero della Salute”. LA LETTERA

“Proclamiamo lo stato di agitazione perché vogliamo lavorare meglio per la cittadinanza” lo dichiarano in una nota le organizzazioni sindacali Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Smi, Simet, Federazione C.I.Pe - S.I.S.Pe - S.I.N.S.Pe.
 
“Gli insostenibili carichi di lavoro, aggravati da procedure amministrative che sottraggono tempo preziosissimo all'assistenza, l'organizzazione frammentata, lo scarso sostegno dei sistemi sanitari e la mancanza di tutele contrattuali, impediscono ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta, di garantire un'offerta di salute multidimensionale e integrata”.
 
“Anche il giudizio sull'Accordo Collettivo Nazionale 2016/18 siglato in via prioritaria solo da alcune OO.SS, è fortemente negativo, perché non risponde in alcun modo alle richieste dei professionisti di avere maggiori tutele, una più efficiente organizzazione, maggiore sostegno da parte delle Regioni e delle Aziende, e retribuzioni adeguate agli standard Europei” aggiungono le OO.SS. che proclamano lo stato di agitazione.
 
“Anche una eventuale firma tecnica di alcune sigle, servirà solo a garantire rappresentatività e vigilanza sui tavoli regionali e provinciali” precisano.
 
“Serve una riforma profonda della medicina generale e delle pediatria di libera scelta, incentrata sulla multi professionalità e sulla presa in carico delle cittadine e dei cittadini, che non rintracciamo nella proposta elaborata dalle Regioni e dal Ministero della Salute” concludono.
 

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