quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 09 FEBBRAIO 2022
La ricerca clinica tra ragione e passione: un evento in onore di Alessandro Liberati



Gentile Direttore,
l'11 febbraio 2021, alle ore 10.00 presso l'Auditorium Biagio D’Alba del Ministero della Salute, si svolgerà un evento in onore di Alessandro Liberati, professore associato di Statistica Medica e Biometria presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, nonché fondatore del Centro Cochrane italiano, prematuramente scomparso il 1° gennaio 2012.
 
L'evento (vedi il programma), organizzato dalla Direzione generale della Ricerca e innovazione del Ministero della Salute, in collaborazione col Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio ASL Roma 1 e dalla Biblioteca Alessandro Liberati, sarà visionabile anche in streaming su Youtube a questo link https://youtu.be/zwiEznh0hTw.
 
“Il cancro ci ha sottratto Alessandro Liberati troppo presto”, ha detto Francesco Perrone, Direttore della Struttura complessa Sperimentazioni cliniche della Fondazione Pascale e Presidente eletto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM).
 
Sono ormai passati più di dieci anni, quindi, ma nonostante i rilevanti progressi fatti dalla ricerca in questo lasso di tempo, il cancro continua a rappresentare la seconda causa di morte in Europa, dopo le malattie cardiovascolari.
 
“Non sorprende infatti che, prima della pandemia, l'oncologia rappresentasse il 40% delle sperimentazioni censite dal Rapporto AIFA sugli studi clinici”, sottolinea ancora Perrone.
 
Una mole di studi che ogni anno introduce nella pratica clinica nuovi farmaci, di cui tuttavia spesso sappiamo poco, poiché le conoscenze minime necessarie per l’approvazione regolatoria e l’accesso al mercato sono insufficienti per definirne il valore e il posizionamento ottimale nei percorsi terapeutici.
 
Per questo, sempre secondo Perrone, “è fondamentale che la ricerca indipendente oncologica vada oltre le istantanee su efficacia e tossicità dei farmaci nei ristretti setting terapeutici oggetto degli studi registrativi, concentrandosi invece sull’intero percorso terapeutico, fortunatamente ricco di numerose opportunità nella maggior parte dei tipi di tumore”.
 
Ciò di cui abbiamo bisogno è una ricerca che ottimizzi le strategie e le sequenze terapeutiche in termini di sopravvivenza ed effetto sulla qualità di vita dei pazienti, e che aiuti a definire il valore dei nuovi farmaci una volta calati nel contesto della pratica clinica.
 
E soprattutto, parlando in termini più ampi, abbiamo bisogno di una ricerca che studi davvero quello che serve ai pazienti. Quest'ultimo, del resto, è stato proprio il leitmotiv degli ultimi anni della vita professionale - e non solo - di Alessandro Liberati.
 
Proprio cercando di raccogliere le sfide da lui lanciate, numerosi relatori all'evento dell'11 febbraio affronteranno il tema della ricerca in tutte le sue sfaccettature. 
 
“Ci interrogheremo su quali siano le opportunità, se ce ne sono, dei futuri investimenti sulla ricerca sanitaria in Italia, e su quale possa essere il ruolo dei cittadini, dei professionisti e dei decisori. Si riuscirà a fare quella determinazione delle priorità della ricerca tanto invocata da Alessandro Liberati? Si riuscirà a coniugare un sistema rigoroso di valutazione scientifica delle proposte progettuali con la valutazione della ricaduta conoscitiva e operativa dei risultati della ricerca? Queste sono solo alcune delle domande che sembrano ancora non aver avuto risposta e di cui vorremmo discutere l'11 febbraio”, commenta Marina Davoli, Direttore del DEP Lazio, che introdurrà l'evento insieme a Giuseppe Ippolito, Direttore Generale della Ricerca e innovazione in sanità del Ministero della Salute.
 
Tiziano Costantini
Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio – ASL Roma 1
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA