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Martedì 22 FEBBRAIO 2022
Osteopati. Calandra (Tsrm-Pstrp): “Indispensabile provvedere alla definizione dell’ordinamento didattico entro fine anno”

Lo ha ribadito la presidente della Federazione commentando la proroga al 31 dicembre 2022 dei termini per la definizione degli ordinamenti didattici di osteopati e chiropratici stabilita dal milleproroghe. “Se per i Chiropratici la strada da fare è tale da rendere difficile il rispetto della scadenza di fine anno, per gli Osteopati, di cui è già stato determinato il profilo professionale, la definizione dell’ordinamento didattico è ora fattibile e indispensabile”

“Registriamo con favore l’approvazione dell’emendamento al secondo comma dell’articolo 7 della legge 11 gennaio 2018, n. 3 con cui, su proposta dagli Onorevoli Lorenzin e Gariglio, il decreto ‘Milleproroghe’ pone al 31 dicembre di quest’anno il termine entro il quale il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il ministro della Salute, dovrà adottare l'ordinamento didattico della formazione universitaria in Osteopatia e Chiropratica”. Lo dichiara a Quotidiano Sanità Teresa Calandra, Presidente della FNO TSRM e PSTRP.

“Se per i Chiropratici –  ha spiegato meglio Calandra - la strada da fare è tale da rendere difficile il rispetto della scadenza di fine anno, per gli Osteopati, di cui è già stato determinato il profilo professionale, la definizione dell’ordinamento didattico è ora indispensabile al fine di procedere quanto prima nella responsabile opera di regolamentazione e istituzionalizzazione di quanto oggi è già presente e attivo all’interno del nostro Paese, normalizzando, attraverso il riconoscimento dell’equipollenza, solo quei professionisti che hanno seguito, in Italia o all’estero, idonei percorsi formativi pregressi e in forza dei quali potranno iscriversi agli albi che saranno istituiti in seno agli Ordini.

La presidente Fno TSRM e PSTRP prosegue: “In questi anni abbiamo ben compreso l’importanza di tale regolamentazione per, da una parte, il sistema sanitario e le persone assistite e, dall’altra, la convivenza. Alle predette condizioni, le nostre Istituzioni si faranno trovare pronte ad accogliere i nuovi arrivati nella grande casa delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, certe che anche loro porteranno un contributo specifico che consentirà alla dimensione multi e inter-professionale di continuare a crescere e migliorare”.

Lorenzo Proia

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