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Martedì 22 FEBBRAIO 2022
Trento. Contratto del comparto scaduto ma sull’apertura del tavolo delle trattative è tutto fermo

Mentre a livello nazionale le trattative fra Aran e le OO.SS. per il rinnovo del contratto del personale sanitario e di supporto vanno avanti, nella Provincia autonoma di Trento è ancora tutto fermo. Le organizzazioni sindacali degli infermieri, delle Professioni Sanitarie, Oss ed amministrativi della sanità del Trentino, insorgono e chiedono ad Apran di aprire un tavolo. “Ogni ritardo è del tutto ingiustificato e ingeneroso nei confronti dei nostri colleghi, che tanto hanno dato alla collettività, rispondendo sempre con la loro presenza”.

“La Provincia autonoma di Trento, in cui politicamente si ostenta maggiore efficienza ed efficacia, è, in realtà, per molte cose, messa peggio di altre regioni; come nel caso di specie, ossia nel rinnovo dei contratti per il comparto”. A dichiararlo sono il coordinatore del Nursing up Trento, Cesare Hoffer, e il segretario della Uil Fpl Sanità del Trentino, Giuseppe Varagone.

A livello nazionale le trattative per i rinnovi contrattuali 2019-2021 continuano in modo serrato ma nella Provincia autonoma di Trento, dove l’Aran viene sostituita da Apran, non c’è ancora stata alcuna convocazione dei sindacati.
 
“Riteniamo necessario, oltreché urgente, attivare subito il tavolo per il rinnovo contrattuale – dichiarano Hoffer e Varagone -  per riconoscere l’aumento tabellare, le fasce, le nuove indennità sanitarie previste a livello nazionale e le indennità Covid. Ogni ritardo è del tutto ingiustificato ed ingeneroso nei confronti dei nostri colleghi, che tanto hanno dato alla collettività, rispondendo sempre con la loro presenza”.  

Le OO.SS. ribadiscono come in questi anni abbiano chiesto più volte alle istituzioni provinciali di prevedere, in questa occasione di rinnovo contrattuale, ad un forte investimento economico per il settore pubblico, a partire dalle assunzioni di personale, per dare respiro a chi in questi anni ha “vissuto” praticamente in ospedale e con un rinnovo contrattuale adeguato, che finalmente riconosca in termini giuridici ed economici la professionalità dell’infermiere ed il grande disagio lavorativo dovuto al contesto lavorativo nel quale la stessa categoria ha lavorato e “senza dire che è sempre causa del Covid se molti sanitari hanno lavorato come hanno lavorato, ma piuttosto, che i nodi di tante politiche sorde e miopi, caratterizzate dal criterio di economicità, sono venuti al pettine”, precisano i due sindacalisti.

In assenza di queste risposte, per Uil Fpl e Nursing Up è pleonastico lamentarsi che molti professionisti sanitari migrano verso altri paesi o strutture, scappando letteralmente dal pubblico e che sempre meno giovani trentini intraprendono le nostre professioni. “Abbiamo gli strumenti per dare un valore ai sanitari (assunzioni e riconoscimenti) - concludono Cesare Hoffer  e Giuseppe Varagone - se poi chi ci governa non li vuole usare il segnale è chiarissimo: la politica vuole creare economie e avanzo di bilancio a scapito della salute pubblica trentina, incentivando invece il settore privato. Diversamente, Apran apra un tavolo con le OO.SS. e dia un segnale forte di cambiamento e di riconoscimento”.  

Endrius Salvalaggio

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