quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 04 MARZO 2022
Ucraina. Ecco il piano del Ministero per tamponi e vaccinazioni, sia Covid che di routine, alle persone provenienti dalle zone di guerra

Il Ministero della Salute ha inviato una circolare dettagliata alle Regioni alle quali si chiede di allertare le Asl “ai fini della individuazione e della predisposizione di risorse necessarie all’esecuzione di test diagnostici - tamponi oro/rinofaringei antigenici e molecolari- per infezione da SARS-CoV-2 ed alla somministrazione di vaccini anti-COVID-19 ed altre vaccinazioni di routine per tale popolazione a rischio” (Foto: Unicef). LA CIRCOLARE.

In relazione alla crisi in corso in Ucraina e in previsione dei conseguenti fenomeni migratori verso il nostro paese, Il ministero della Salute ha inviato una circolare alle Regioni affinché siano allertate le Aziende Sanitarie Locali “ai fini della individuazione e della predisposizione di risorse necessarie all’esecuzione di test diagnostici - tamponi oro/rinofaringei antigenici e molecolari- per infezione da SARS-CoV-2 ed alla somministrazione di vaccini anti-COVID-19 ed altre vaccinazioni di routine per tale popolazione a rischio”.
 
Il Ministero sottolinea che le ASL “dovranno, inoltre, assicurare le necessarie attività di sorveglianza, prevenzione e profilassi vaccinale anche in relazione alle altre malattie infettive”. Particolare attenzione dovrà essere posta “alla precoce identificazione delle persone con esigenze particolari e specifiche vulnerabilità”. Ad esempio, specifica il Ministero, “i minori stranieri non accompagnati, le donne in stato di gravidanza, i nuclei familiari monoparentali”.
 
Queste le indicazioni per esecuzione dei tamponi antigenici o molecolari e dei vaccini.
Tampone antigenico o molecolare per SARS-cov-2
Per i cittadini che provengono dall'Ucraina, indipendentemente dalla cittadinanza, privi di digital Passenger Locator Form (PLF, in forma digitale o cartacea) o di certificazione verde Covid-19 ai sensi dell'Ordinanza del Ministro della salute del 22.02.22, le ASL territorialmente competenti provvederanno all’esecuzione dei test diagnostici nelle 48 ore dall'ingresso, laddove non avvenuta al momento dell’entrata nei confini Nazionali.
 
Tutti coloro che verranno individuati come casi o contatti di caso (esempio allo screening nei Punti di accoglienza) andranno gestiti secondo la normativa vigente adottando le misure di profilassi e tracciamento più idonee. In merito ai vaccini si rappresenta il contesto epidemiologico in Ucraina prima dello scoppio della guerra e si forniscono, pertanto, le opportune indicazioni.
 
Valutazione stato vaccinale e vaccinoprofilassi
Vaccinazione anti Sars-cov-2/Covid-19
Sulla base dei dati disponibili al momento della stesura del presente documento, la copertura vaccinale per COVID-19 in Ucraina si aggira intorno al 35% della popolazione, rappresentando una fra le più basse in Europa.
I vaccini autorizzati in Ucraina corrispondono, per la maggior parte, a quelli autorizzati dall’EMA o equivalenti (Comirnaty, COVID-19 Vaccine Janssen, Covishield, Spikevax, Vaxzevria), a cui si aggiunge il vaccino Coronavac (Sinovac).
 
Raccomandazioni
Nell’ambito della presa in carico sanitaria, si raccomanda di offrire la vaccinazione anti SARS-CoV2/COVID-19, in accordo con le indicazioni del Piano nazionale di vaccinazione anti SARS-CoV-2, a tutti soggetti a partire dai 5 anni di età che dichiarano di non essere vaccinati o non sono in possesso di documentazione attestante la vaccinazione, comprensiva della dose di richiamo (booster) per i soggetti a partire dai 12 anni di età.
 
L’effettuazione della vaccinazione andrà regolarmente registrata a sistema assegnando ai richiedenti un codice STP.
 
Vaccinazioni di routine
Per quanto riguarda le vaccinazioni di routine, si segnalano notevoli criticità dovute alle basse coperture vaccinali (https://immunizationdata.who.int/pages/profiles/ukr.html) e al recente verificarsi di focolai epidemici, come l’epidemia di morbillo nel 2019 e il focolaio di polio iniziato nel 2021 e tutt’ora in corso nel paese. Tale situazione affonda le radici in anni di difficoltà organizzative e di approvvigionamento di vaccini, oltre che in una lunga storia di esitazione vaccinale nel paese, ampiamente diffusa sia nella popolazione generale che fra gli operatori sanitari.
 
Oltre a rappresentare un ostacolo per l’adesione all’offerta vaccinale in fase di accoglienza, questo può ulteriormente aumentare il rischio che si sviluppino focolai epidemici di malattie prevenibili da vaccino nelle strutture deputate all’accoglienza dei migranti, già favorito dalle precarie condizioni igienicosanitarie associate alla crisi e al fenomeno migratorio stesso.
 
Per le vaccinazioni di routine, il calendario vaccinale Ucraino prevede le seguenti vaccinazioni:
● Epatite B
●TBC
● Difterite, Tetano, Pertosse, Polio
● Haemophilus influenzae b
● Morbillo, Parotite, Rosolia
 
Raccomandazioni per i minori fino al compimento dei 18 anni di età
• Soggetto mai vaccinato, con documentazione insufficiente e stato vaccinale incerto: è raccomandata l’offerta delle vaccinazioni previste, in rapporto all’età, secondo il calendario del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale.
 
• Soggetto regolarmente vaccinato nel Paese di origine e con stato vaccinale adeguatamente documentato: è raccomandata l’offerta delle vaccinazioni previste, in rapporto all’età, secondo il calendario del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, per l’eventuale completamento del ciclo vaccinale primario o i successivi richiami.
 
Raccomandazioni per gli adulti (≥ 18 anni)
Per i soggetti adulti non vaccinati o con stato vaccinale incerto, si raccomanda di offrire le seguenti vaccinazioni:
• Difterite, Tetano, Pertosse, Polio
• Morbillo, Parotite, Rosolia (eccetto donne in gravidanza)
• Varicella (valutare)
• Epatite B (HBV) in caso di screening negativo (valutare)

© RIPRODUZIONE RISERVATA