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Martedì 29 MARZO 2022
Covid. Figliuolo alle Regioni: “Importante completare ciclo vaccinale per 3 milioni di persone che hanno fatto solo la prima dose o che sono guariti da più di 4 mesi”

Si tratta di persone, sottolinea il Commissario, "immediatamente vaccinabili". Da qui, al fine di mantenere alta la guardia nei confronti della pandemia anche dopo la cessazione dello stato di emergenza, l'invito alle Regioni, insieme ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta, "a sensibilizzare ulteriormente tutta la cittadinanza", ed in particolare i soggetti più fragili. LA LETTERA
 


In Italia vi è ancora un'alta circolazione della variante Omicron e si continua a registrare un incremento di nuovi casi, ancorché senza un parallelo significativo innalzamento della pressione ospedaliera. Attualmente poco meno di 8 milioni di persone non hanno ancora ricevuto la dose booster.
 
A puntualizzarlo è il commissario straordinario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo in una lettera alle Regioni, nella quale si sottolinea come, tra questi 8 milioni di persone, "circa 5 milioni sono guariti da meno di quattro mesi, in particolare circa 350 mila over 70 e circa 1,2 milioni nella fascia 50-69 anni; pertanto, circa 3 milioni di persone, di cui 600 mila over 50, risultano immediatamente vaccinabili per aver completato il ciclo primario e/o essere guariti da più di quattro mesi".
 
Alla luce di questa situazione e, al fine di mantenere alta la guardia nei confronti della pandemia anche dopo la cessazione dello stato di emergenza, "si invitano tutte le Autorità sanitarie delle Regioni e Province autonome, insieme ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta, a sensibilizzare ulteriormente tutta la cittadinanza sulla straordinaria importanza di procedere senza indugio a completare i cicli vaccinali anti Covid con la somministrazione delle dosi booster, secondo le tempistiche e le modalità raccomandate dal Ministero della Salute, con particolare attenzione agli immunocompromessi e ai soggetti estremamente vulnerabili al Covid per età e/o fragilità".

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