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Mercoledì 30 MARZO 2022
Aggressione all’Umberto I di Roma contro 4 operatori sanitari

Non si conoscono le ragioni dell’aggressione, che avrebbe visto protagonista un giovane di una trentina di anni, che ha lanciato sassi e minacciato il personale ospedaliero con un coltello. Una delle vittime è un dirigente sindacale della Cisl Fp Lazio, con prognosi di 30 giorni. “Episodio intollerabile. Solidarietà ai lavoratori aggrediti. Subito un piano per la sicurezza”, commenta il sindacato.

“Basta far finta di niente, stop immediato alla violenza sui posti di lavoro. Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza ai quattro lavoratori aggrediti e a tutto il personale dell’Umberto I. Chiediamo subito un piano con misure concrete per la sicurezza degli operatori in sanità”. La Cisl Fp Lazio stigmatizza in una nota l’ennesimo episodio di violenza choc ai danni del personale del comparto, ossia il vero e proprio pestaggio avvenuto oggi al Policlinico. Un episodio che ha visto tra le vittime anche un dirigente Cisl Fp, Domenico Pompili, accorso per sedare gli animi e uscito con una prognosi di 30 giorni.

Non si conoscono i dettagli dell’aggressione né le motivazioni. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, un giovane uomo avrebbe iniziato a lanciare sassi e a minacciare il personale sanitario con un coltello.
 
“La condizione che si trova a vivere chi lavora nelle aziende ospedaliere e sanitarie è drammatica. Sono annni che come Cisl insistiamo su questo tema: la sicurezza sul lavoro non è negoziabile”, affonda la federazione regionale di categoria. “Stiamo assistendo ad una vera e propria escalation di aggressioni e violenze in troppe strutture del Lazio. Questo è inaccettabile per i lavoratori e per le loro famiglie. Ma anche per i cittadini che si rivolgono al Ssr. Consentire agli operatori di lavorare in sicurezza e serenità deve essere la priorità di ogni datore di lavoro. E bisogna fare di tutto per garantirla”.
 
“Servono provvedimenti per la tutela di lavoratori che si trovano già ad operare in condizioni difficili e che in nessun modo devono essere oggetto di violenze”, conclude la nota. “Dall’Azienda Policlinico Umberto I e dalla Regione Lazio pretendiamo una risposta immediata: occorrono subito misure di prevenzione e un piano per la sicurezza di tutti i lavoratori della Sanità”.

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