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Giovedì 07 APRILE 2022
Si allarga l’epidemia di salmonella in sette Paesi europei. L’Efsa e l’Ecdc indagano

Fin ora sono stati segnalati in totale, tra certi e sospetti, 134 casi di salmonella soprattutto tra bambini sotto i 10 anni. Ma avverte l’Agenzia europea è possibile che alcuni casi non siano stati ancora scoperti. Gli esiti dela indagine si conosceranno all’inizio della prossima settimana. Nessun caso è stato segnalato in Italia

È scattato in Europa l’allarme Salmonella Typhimurium. Un focolaio epidemico della variante monofasica del batterio si sta evolvendo rapidamente in sette Paesi Ue/See e nel Regno Unito (UK). Al 5 aprile scorso erano 134 i casi segnalati (105 certi e 29 probabili). Ad essere colpiti soprattutto i bambini sotto i 10 anni.

La probabile via di infezione? Alcuni prodotti a base di cioccolato. Il primo caso è stato individuato nel Regno Unito lo scorso 7 gennaio e dal 17 febbraio in poi via via sono stati individuati casi anche in altri Paesi europei. Tant’è che a tutt’oggi sono stati avviati richiami di prodotti in diversi Paesi tra cui Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo e Regno Unito, proprio per impedire il consumo di prodotti potenzialmente contaminati da Salmonella.
Sul caso stanno ora indagando proprio l’Ecdc e l’Efsa che attraverso una valutazione dei dati pervenuti dai vari paesi sta predisponendo una valutazione rapida del focolaio i cui esiti si conosceranno all’inizio della prossima settimana.

Il focolaio, spiega il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, è caratterizzato da una percentuale insolitamente alta di bambini ricoverati in ospedale, alcuni con gravi sintomi clinici come dissenteria mista a sangue. Sulla base di interviste ai pazienti e studi epidemiologici analitici iniziali sono stati individuati, attraverso tecniche avanzate di tipizzazione molecolare, quale probabile via di infezione determinati prodotti a base di cioccolato. Ma, aggiunge l’Agenzia proprio perchè questa metodica di test non viene eseguita di routine in tutti i Paesi, è possibile che alcuni casi non siano stati scoperti.

Di pari passo ulteriori indagini vengono comunque condotte dalle autorità sanitarie e di sicurezza alimentare nei Paesi in cui sono stati segnalati i casi, per individuare la causa e l’estensione della contaminazione, e per garantire che i prodotti contaminati non vengano immessi sul mercato.

Ma in quali Paesi è scattato l’allert? La Gran Bretagna è quello con il maggior numero di incidenti con 63 casi confermati al 5 aprile, ha affermato l’Ecdc, altri Paesi con casi probabili o confermati sono Francia, Irlanda, Belgio, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svezia e Norvegia.
 

 
Non è ancora chiaro quali siano i prodotti a base di cioccolato sul banco degli imputati. Come spiega un lancio della Agenzia Reuters dei giorni scorsi, l’Agenzia europea non ha menzionato alcuna azienda produttrice, salvo poi affermare che “erano coinvolte uova di cioccolato Kinder, ma non ha chiarito se il problema riguardasse esclusivamente quei prodotti”.

Attualmente solo il gruppo dolciario italiano Ferrero ha richiamato diversi lotti di uova di cioccolato Kinder Surprise e altri prodotti dagli scaffali spagnoli, inglesi e irlandesi. Un ritiro precauzionale, ha spiegato la Ferrero sottolineando che nessun prodotto Kinder immesso sul mercato era risultato positivo alla salmonella. In ogni caso il gruppo dolciario ha deciso di predisporre, anche in Italia, in accordo con le autorità sanitarie nazionali, un richiamo precauzionale di specifici lotti di produzione di Kinder Schoko-Bons, provenienti da uno stabilimento di Arlon (Belgio) con data di consumo preferenziale compresa tra il 28 maggio e il 19 agosto 2022.

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