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Giovedì 07 APRILE 2022
Asl Rieti, Otorinolaringoiatria e Telediagnostica saranno a direzione universitaria 

Con l’approvazione del nuovo Atto aziendale la Asl ha avviato il percorso di integrazione con l’Università. D’Innocenzo: “La collaborazione con l’Università permetterà all’Ospedale e al territorio di aumentare le proprie potenzialità affermandosi nel panorama sanitario come sede per la clinica, la didattica e la ricerca, anche grazie alla presenza di medici durante il loro percorso di specializzazione”.

Con l’approvazione del nuovo Atto aziendale della Asl di Rieti la Direzione ha avviato il percorso di integrazione con l’Università, per la clinica, la didattica e la ricerca, attraverso la clinicizzazione di due Unità operative complesse che saranno così a direzione universitaria. Ad annunciarlo la stessa Asl in una nota.

“Si concretizza per la prima volta - spiega la Asl -  il rapporto fattivo con l’Università, Sapienza di Roma, che sarà coprotagonista dello sviluppo clinico e assistenziale del Presidio Ospedaliero di Rieti e del territorio distrettuale della Asl di Rieti”.

Le Unità operative a direzione universitaria saranno l’Otorinolaringoiatria, presso il Presidio ospedaliero di Rieti e la nuova Unità operativa territoriale denominata Telediagnostica.    

La procedura con La Sapienza verrà avviata immediatamente attraverso l’applicazione del protocollo d’intesa tra la Regione Lazio e l’Università. Il Rettore dell’Università e il Direttore Generale della Asl di Rieti procederanno poi ad individuare i professionisti per la copertura degli incarichi di riferimento.  

“Da questo momento si dà attuazione ad un progetto di cui si parla da trent’anni e in cui questa Direzione ha creduto e ha investito sin da subito – spiega il Direttore Generale della Asl di Rieti Marinella D’Innocenzo -. La collaborazione con l’Università permetterà all’Ospedale e al territorio di aumentare le proprie potenzialità affermandosi nel panorama sanitario come sede per la clinica, la didattica e la ricerca, anche grazie alla presenza di medici durante il loro percorso di specializzazione. La clinicizzazione in ospedale e sul territorio sarà una grande opportunità di crescita per la sanità locale, in grado di valorizzare capacità e competenze già presenti”. 

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