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Giovedì 07 APRILE 2022
Infermieri. L’8 aprile nuovo sciopero indetto da Nursing Up: “Stiamo vivendo un momento difficile”

Il sindacato: “Lo sciopero di domani è una nuova occasione per raccontare, legittimamente, quello che sta accadendo, per scuotere le coscienze, mentre continua da parte nostra il serrato dialogo con Governo, Regioni, Aran, Comitato di Settore, per cercare una soluzione che possa permetterci di accogliere il nuovo contratto come un solido punto di partenza per il futuro”.

“Il count down volge al termine. Domani gli infermieri ed il personale sanitario non medico del comparto sanità incroceranno le braccia per 24 ore, in quello che è l’acme di una protesta e di un malcontento che approda ad uno sciopero di 24 ore,  dopo giorni e giorni di manifestazioni in tutte le piazze”. Così Antonio De Palma, Presidente del Sindacato che ha indetto lo sciopero presenta alla stampa le sacrosante ragioni che portano gli operatori sanitari a incrociare le braccia, nonché a bloccare gli straordinari per ben sei giorni.

“Dopo due anni di pandemia, vissuti nel corpo e nella mente, le cui cicatrici indelebili ci segneranno per sempre, questo non può essere considerato, per gli infermieri e gli altri  professionisti interessati, un momento difficile come tanti. Nel pieno di una trattativa per un rinnovo contrattuale che stenta a virare verso quelle legittime istanze che sembrano ancora un obiettivo lontano, i professionisti della salute, con lo sciopero di domani, sentono nuovamente il bisogno, più che mai, da Nord a Sud, di raccontare alla collettività ciò che sta accadendo nel nostro fragile sistema sanitario. Una valorizzazione economica che appare ancora come una meta lontana. Uno stipendio medio tra i più bassi d’Europa, la cui precarietà è resa ancora più gravosa da una inflazione che mette in ginocchio le famiglie italiane, paurosamente in bilico, come su un cornicione, verso la soglia della povertà”.

“Lo sciopero di domani è una nuova occasione per raccontare, legittimamente, quello che sta accadendo, per scuotere le coscienze, mentre continua da parte nostra il serrato dialogo con Governo, Regioni, Aran, Comitato di Settore, per cercare una soluzione che possa permetterci di accogliere il nuovo contratto, come un solido punto di partenza per il futuro. Per questa ragione, in attesa delle risorse aggiuntive del nuovo atto di indirizzo, ci stiamo già muovendo da tempo per chiedere di rivedere le esigue cifre oggi a disposizione, alla luce delle delicatissime contingenze economiche che ci attanagliano”, conclude De Palma.

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