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Giovedì 21 APRILE 2022
Giornata salute donna. Fiaso e Sigo aprono 45 ambulatori ginecologici per le donne ucraine

A disposizione un numero verde con operatrice ucraina. Sono 50mila le rifugiate arrivate in Italia. Migliore (Fiaso): "SSN si basa su principio solidarietà: un dovere aiutare chi soffre". Colacurci (Sigo): "La ginecologia italiana al fianco delle donne ucraine"

In occasione della Giornata nazionale della salute della donna che si celebra domani 22 aprile, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere promuove, in collaborazione con la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, l’apertura di 45 ambulatori ginecologici dedicati alle donne provenienti dall’Ucraina in 13 regioni italiane.

Dal 22 aprile le rifugiate ucraine potranno accedere a servizi diagnostici, clinici e di supporto psicologico dedicati ed essere assistite per urgenze ostetriche e ginecologiche e per la prevenzione e il follow up delle patologie ginecologiche. Oltre ai test per lo screening Covid19 e alle vaccinazioni, le donne ucraine potranno rivolgersi agli ambulatori aderenti all’iniziativa per ecografie o pap test o tamponi vaginali. A disposizione, per informazioni e dubbi, il numero verde 800 592 782 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13): a rispondere al telefono ci sarà un’operatrice di lingua ucraina in grado anche di tradurre, in caso di necessità, le richieste delle pazienti a medici e operatori sanitari. Il servizio di mediazione culturale è a cura della Sigo.

Secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Interno sono circa 96mila le persone fuggite dalla guerra e arrivate finora in Italia: di queste più della metà, oltre 50mila, sono donne, accompagnate da 35mila minori e circa 11mila uomini.

“Il principio su cui si fonda il servizio sanitario nazionale è quello della solidarietà e non possiamo sottrarci davanti a chi soffre: è un dovere offrire cure specializzate e assistenza sanitaria dedicata a chi è in difficoltà – commenta Giovanni Migliore, presidente della Fiaso -. Il flusso migratorio proveniente dall’Ucraina interessa soprattutto donne e bambini ed è per questo che abbiamo ritenuto necessario attivare ambulatori ginecologici negli ospedali e nelle asl che possano dare risposte ai bisogni di salute femminile. In pochi giorni, attraverso un appello lanciato a tutte le aziende associate Fiaso, abbiamo ricevuto una risposta entusiasta e convinta e una grande adesione all’iniziativa da parte dei nostri professionisti. Le strutture assicureranno percorsi sicuri e dedicati alle rifugiate ucraine con la possibilità di fruire di un servizio di mediazione culturale a chiamata”.

“In un momento così delicato, la Ginecologia Italiana si stringe attorno alle donne ucraine, mettendo a disposizione le professionalità dei ginecologi italiani che, in sinergia con le strutture assistenziali delle aziende sanitarie e ospedaliere, attivano percorsi mirati” commenta il prof. Nicola Colacurci, presidente della SIGO.

Al progetto di solidarietà, lanciato da Fiaso e Sigo, hanno aderito 38 aziende sanitarie e ospedaliere in tutta Italia per un totale di 45 ambulatori.

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