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Venerdì 22 APRILE 2022
Covid. Anticorpi monoclonali tixagevimab e cilgavimab proteggono per almeno 6 mesi

Pubblicati sul New England Journal of Medicine i risultati dello studio di fase III Provent. Lo studio di profilassi pre-esposizione ha dimostrato la riduzione del rischio di sviluppare Covid dell’83%, senza che si verificassero casi di malattia grave o decessi correlati al Covid.


I risultati completi dello studio di profilassi pre-esposizione di fase III PROVENT hanno dimostrato che la combinazione di anticorpi tixagevimab e cilgavimab di AstraZeneca è in grado di ridurre il rischio di sviluppare il Covid sintomatico del 77% nell’analisi primaria e dell’83% nell’analisi di follow-up a sei mesi, rispetto al placebo. Non ci sono stati casi di malattia grave o decessi correlati al Covid nel gruppo con tixagevimab e cilgavimab durante il follow-up a sei mesi.

Al basale, più del 75% dei partecipanti allo studio PROVENT aveva co-morbidità che li collocavano tra i soggetti ad elevato rischio di sviluppare una forma grave di Covid se si fossero infettati, comprese le persone immuno-compromsse e coloro che possono presentare una risposta immunitaria inadeguata alla vaccinazione, come ad esempio le persone affette da leucemia linfatica cronica o con immunodeficienze primitive o acquisite, i trapiantati sottoposti a trattamenti immunosoppressivi.

Ulteriori dati di farmacocinetica hanno mostrato che le concentrazioni di tixagevimab e cilgavimab sono rimaste elevate nel siero per sei mesi dopo la somministrazione, a supporto del fatto che una singola dose potrebbe fornire una protezione a lungo termine contro il Covid per almeno sei mesi.

I dati sono stati pubblicati nel New England Journal of Medicine.  

Giovanni Di Perri, Professore Ordinario di Malattie Infettive all’Università di Torino e Responsabile della Divisione Universitaria di Malattie Infettive all’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino ha commentato: “Nonostante i vaccini contro il Covid siano stati altamente efficaci nel ridurre l’ospedalizzazione e la morte, rimangono ancora numerose persone le cui condizioni individuali non permettono una valida risposta protettiva alla vaccinazione. Si tratta in particolare di individui immunodepressi e di coloro per i quali la vaccinazione è controindicata. Questi importanti dati pubblicati sul New England Journal of Medicine forniscono le evidenze di come una singola dose della combinazione di anticorpi monoclonali tixagevimab e cilgavimab, facilmente somministrabile per via intramuscolare, determini una protezione duratura. Inoltre, nei rari casi in cui l’infezione si è verificata nonostante la somministrazione dei due monoclonali, in nessun caso si è presentata in modo severo o critico”.

Rispetto all’analisi primaria, l’analisi di follow-up ha dimostrato una maggiore riduzione dell’incidenza di Covid nel gruppo trattato con tixagevimab e cilgavimab, con una riduzione del rischio relativo dell’83% (95% CI 66, 91) rispetto al placebo a un follow-up mediano di 196 giorni. Il COVID-19 sintomatico si è manifestato in 11/3441 (0,3%) e 31/1731 (1,8%) partecipanti rispettivamente nei gruppi con tixagevimab e cilgavimab e placebo. L’efficacia è stata generalmente coerente tra i sottogruppi di partecipanti, dove valutabile.

Non ci sono stati casi di Covid grave, e decessi legati al Covid o ricoveri nel gruppo con tixagevimab e cilgavimab nell’analisi di follow-up a sei mesi; ci sono stati cinque casi di malattia grave, sette ricoveri e due decessi legati al Covid nel gruppo placebo.

La combinazione di anticorpi tixagevimab e cilgavimab è stata generalmente ben tollerata durante lo studio PROVENT e non sono stati riscontati problemi di sicurezza né nell’analisi primaria né in quella a sei mesi. Si sono registrati eventi avversi con ugual frequenza nei gruppi con tixagevimab e cilgavimab e placebo. L’evento avverso più comune è stata la reazione al sito di iniezione, verificatasi nel 2,4% dei partecipanti nel gruppo con tixagevimab e cilgavimab e nel 2,1% dei partecipanti nel gruppo placebo.

Circa il 2% della popolazione mondiale è considerato ad alto rischio di una risposta inadeguata alla vaccinazione contro il COVID-19 e potrebbe trarre particolare beneficio dalla profilassi pre-esposizione con la combinazione di anticorpi monoclonali tixagevimab e cilgavimab. Questa popolazione comprende persone immunocompromesse, come quelle con cancro o pazienti sottoposti a trapianto o chiunque assuma farmaci immunosoppressori. Anche le persone ad alto rischio di esposizione al virus SARS-CoV-2 potrebbero beneficiare della protezione con tixagevimab e cilgavimab.

AstraZeneca ha precedentemente annunciato risultati positivi dello studio di fase III TACKLE nel trattamento del Covid da lieve a moderato. I risultati completi saranno presentati al prossimo Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (ECCMID) e sono stati presentati per la pubblicazione in una rivista medica peer-reviewed e sono attualmente in revisione alle autorità regolatorie.

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