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Martedì 14 AGOSTO 2012
Aborto. In Gran Bretagna la crisi economica e l’incertezza del futuro spingono all’Ivg 

Un altro aspetto della crisi economica che si porta dietro l’incertezza sul futuro è quello legato alle interruzioni di gravidanza. In GB negli ultimi mesi è aumentato il numero di donne che ha deciso di abortire. A rivelarlo un’indagine condotta tra le donne e i Medici di famiglia 

In tempi di crisi economica che determinano incertezza sul futuro non è facile programmare di mettere al mondo figli. Scelte che un tempo sembravano naturali all’interno di una coppia ora devono fare i conti con una recessione che da anni sta attanagliando il mondo occidentale, in particolare Europa e Stati Uniti.
 
È il caso della Gran Bretagna dove un’indagine condotta della società “Insight Research Group”, che ha intervistato donne e medici di famiglia, ha rilevato che la crisi economica-finanziaria è tra le cause che stanno facendo aumentare negli ultimi sei mesi le interruzioni di gravidanza. Anche l’aborto quindi tra le cause di questa crisi.
 
Si, perché se le donne più giovani, ovvero quelle al di sotto dei 25 anni, sembrano aver diminuito il numero di Ivg al punto che un terzo delle ragazze ha detto di non voler mettere su famiglia finché non migliora il quadro recessivo del Paese, stessa cosa non può dirsi per le donne più mature, quindi magari già sposate o con un figlio, che a causa della crisi preferiscono interrompere la gravidanza specie se questa è inaspettata.  
 
A disegnare questo quadro sono i medici di famiglia che hanno riscontrato come esista una correlazione tra situazione economica e aumento della scelta da parte delle donne di non portare a termine una gravidanza non pianificata. 

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