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Giovedì 19 MAGGIO 2022
Incontro a Varese su Professioni Sanitarie e Legge Regionale. Catania (FNO TSRM e PSTRP): “Valorizzare la multiprofessionalità per il rilancio del servizio sanitario”

“Il rilancio del servizio sanitario deve passare necessariamente dalla multidisciplinarietà, in linea con quanto richiamato dal DM 71, in cui sono esplicitamente nominate le Professioni Sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione”.

Si è svolto ieri 18 maggio, presso la sala convegni dell’Ufficio Territoriale Regionale di Varese, l’incontro fra i principali rappresentanti istituzionali delle Professioni Sanitarie in Lombardia e il Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali, Emanuele Monti. Al centro del dialogo, il ruolo delle Professioni Sanitarie nell’evoluzione del Sistema Socio-Sanitario regionale delineata dalla L.R. 22/2021.

Fra gli interlocutori presenti, Diego Catania, Vicepresidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione e Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano e province, è intervenuto sul tema del servizio sanitario nazionale: “Il rilancio del servizio sanitario deve passare necessariamente dalla multidisciplinarietà, in linea con quanto richiamato dal DM 71, in cui sono esplicitamente nominate le Professioni Sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione”.

Anche Elena Cossa, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Varese, ha sostenuto un modello improntato alla sinergia e alla continuità assistenziale: “Occorre progettare un sistema che ponga davvero al centro la persona, responsabilizzando tutti i profili coinvolti nel percorso terapeutico. Le 19 Professioni afferenti agli Ordini TSRM e PSTRP devono essere inserite nel contesto territoriale, dove collaboreranno con gli altri operatori sanitari per una presa in carico a tutto tondo del bisogno di salute”.

Sul tema della sanità territoriale si è espresso nuovamente Catania, focalizzandosi sull’impianto organizzativo previsto dal PNRR e accolto dalla nuova Legge Regionale: “Gli snodi portanti della rete dei servizi, Case e Ospedali di Comunità, dovranno valorizzare la sanità d’équipe e rispettare la composizione minima di Professionisti Sanitari di area tecnico-diagnostica e assistenziale, della riabilitazione e della prevenzione. Solo integrando competenze specifiche e diversificate, infatti, tali strutture potranno rivelarsi valide risorse per la cittadinanza; in caso contrario, rimarranno cattedrali nel deserto”.

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