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Lunedì 23 MAGGIO 2022
A Tor Vergata corso ai volontari della Cri su manovre salvavita e come comunicare la richiesta di donazione organi in emergenza

Il direttore generale del policlinico, Giuseppe Quintavalle: "Il Policlinico Tor Vergata ha avviato da tempo una politica di collaborazione con il territorio, nella convinzione che solo il concorso di tutti gli attori in campo possa consentire di raggiungere gli obiettivi comuni prefissati".

Si è svolto al Policlinico Tor Vergata il corso sulle manovre salvavita organizzato dal Coordinamento Aziendale Donazione Organi e Tessuti. All’evento hanno aderito presidenti e delegati di numerosi Comitati territoriali della Croce Rossa Italiana. Presente ai lavori l’Assessore alle Politiche Sociali del VI Municipio Romano Amato.

Tutti i presenti hanno partecipato con emozione e coinvolgimento a questa formazione che va oltre l’acquisizione di competenze, ma riguarda il miglioramento del comunicare in momenti di emergenza. “Il Policlinico Tor Vergata ha avviato da tempo una politica di collaborazione con il territorio, nella convinzione che solo il concorso di tutti gli attori in campo possa consentire di raggiungere gli obiettivi comuni prefissati” ha dichiarato il Direttore Generale del Policlinico Tor Vergata Giuseppe Quintavalle. “Per questo motivo siamo interessati e disponibili ad implementare proficue e stimolanti sinergie per favorire la crescita della cultura della donazione degli organi”.

Francesca Leonardis, Responsabile della UOSD Terapia Intensiva e Coordinamento aziendale donazione organi e tessuti, ha sottolineato come “la collaborazione con la Croce Rossa ben rappresenti il nuovo paradigma del salvare vite: i volontari della Croce Rossa, impegnati nelle manovre salvavita, sono nel contempo anche coinvolti nel processo della donazione, diffondendone e promuovendone la cultura. Per questo motivo”, conclude la Leonardis, “stiamo prevedendo il coinvolgimento delle scuole, dei Centri Anziani e di altri presidi sul territorio per raggiungere ampi e diversificati strati della cittadinanza, perché ogni piccola maglia che aggiungiamo alla tessitura della rete ne aumenta esponenzialmente la capacità di azione”.

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