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Martedì 24 MAGGIO 2022
Epatite acuta nei bambini. “Finora 27 casi, fondamentale l’igiene generale”. Dal Ministero della Salute una nuova circolare con le misure di controllo

Sono 27 i casi probabili riportati in Italia, di cui 26 (96,3%) ospedalizzati. La maggior parte (16, 59,3%) ha un’età <5 anni. Secondo l’ECDC l'infezione da adenovirus enterico umano rimane la causa eziologica più probabile di questi casi di epatite acuta. “Fondamentale l’igiene generale”. LA CIRCOLARE

A partire dal 5 aprile 2022, data in cui sono stati segnalati i primi casi nel Regno Unito (UK) di epatite acuta ad eziologia non nota tra bambini con età inferiore ai 10 anni precedentemente sani, il sistema di sorveglianza europea TESSy ha riportato un totale di 276 casi, riferiti a bambini di età pari o inferiore a 16 anni. La maggior parte dei casi (75,4%) ha meno di 5 anni.

In Italia sono stati riportati in totale 27 casi probabili, dei quali 26 (96,3%) sono stati ospedalizzati. Il 55,6% dei casi sono di sesso femminile. La maggior parte dei casi (16, 59,3%) ha un’età <5 anni.
Un caso è stato sottoposto a trapianto epatico.

Provvedimenti del Ministero
Dopo una prima circolare emanata il 23 aprile 2022 "Casi di epatite acuta a eziologia sconosciuta in età pediatrica", il Ministero della Salute ha emanato, il 23 maggio, la nuova nota di aggiornamento “Casi di epatite acuta a eziologia sconosciuta in età pediatrica. Aggiornamento sulla situazione epidemiologica, sulle definizioni di caso e sulla sorveglianza”.

Il documento riporta la situazione epidemiologica in Europa e in Italia al 20 maggio 2022, i risultati delle indagini condotte nel Regno Unito, le nuove definizioni di caso e le potenziali misure di controllo.
La definizione di caso sarà aggiornata sulla base delle indicazioni dell'OMS-ECDC.
Sia il numero sia la classificazione dei casi potranno cambiare in conseguenza di nuove segnalazioni, nuovi accertamenti diagnostici o modifiche nella definizione di caso.

Potenziali misure di controllo
Secondo l’ECDC l'infezione da adenovirus enterico umano rimane la causa eziologica più probabile di questi casi di epatite acuta, pertanto, per quanto al momento non siano stati segnalati cluster di casi, il contatto ravvicinato con una persona infetta dovrebbe essere considerato la via più probabile di esposizione. La trasmissione per via oro-fecale dovrebbe essere considerata quella più probabile, in particolare nei bambini piccoli e per quanto riguarda l'HAdV 41. Tuttavia, poiché al momento le evidenze scientifiche sull’eziologia e la trasmissione sono deboli, le misure raccomandate dovrebbero consistere in una buona pratica igienica generale.

Un'accurata igiene delle mani e l’adesione alle pratiche di igiene respiratoria dovrebbero essere implementate nelle strutture educative per l’infanzia in cui si verificano focolai di gastroenterite. Per il personale che si occupa del cambio di pannolini dovrebbe essere considerato l’uso di guanti monouso, seguito da un'attenta igiene delle mani. Dovrebbe essere intrapresa un'accurata disinfezione delle superfici. Nelle strutture sanitarie per tutti i casi probabili devono essere seguite le precauzioni standard e di contatto con l’aggiunta di precauzioni respiratorie, se i casi hanno sintomi respiratori.

Negli ospedali in cui sono presenti casi probabili di epatite acuta, secondo la definizione di caso di cui sopra, i trasferimenti di pazienti o la mobilità del personale tra le diverse unità ospedaliere devono essere 10 limitati per evitare la trasmissione. Il cohorting dei casi probabili di epatite acuta con altri pazienti dovrebbe essere evitato. Gli adenovirus possono sopravvivere su superfici e fomiti come gli asciugamani e non sono facilmente inattivati dai gel per le mani a base di alcol e persino dal lavaggio delle mani. La disinfezione delle attrezzature mediche può richiedere soluzioni di candeggina ad alta concentrazione (es. 10%) o altri prodotti con alto livello di disinfezione.

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