quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 26 MAGGIO 2022
Giornata nazionale del sollievo. “Nessuno resti solo di fronte alla malattia”. L’appello della Fondazione Gigi Ghirotti

Per questo i Centri ospedalieri di terapia del dolore dovranno essere definiti in maniera puntuale nel nuovo Dm 70. E quanto previsto negli ospedali va implementato sul territorio. Ma servono anche campagne di sensibilizzazione su scala regionale e nazionale sul dolore cronico: queste alcune delle istanze lanciate dalla Fondazione in occasione della giornata nazionale che si celebra il 29 maggio.

La revisione del Dm 70 deve prevedere e descrivere in modo puntuale i centri ospedalieri di terapia del dolore. E quanto previsto per la parte ospedaliera deve trovare riscontro nel Dm 71.

In tutti gli atti aziendali delle Asl, all’interno delle completa definizione e attuazione del decreto 71, deve quindi essere previsto l’inserimento e la definizione obbligatoria e puntuale delle Unità clinico/diagnostiche ambulatoriali di terapia del dolore, distinte e separate dalle unità di cure palliative (che notoriamente perseguono obiettivi diversi). E la creazione e il funzionamento delle Unità Cliniche ambulatoriali della rete di terapia del dolore, devono rientrare tra gli obiettivi di ciascun Direttore Generale di Asl.

Queste le istanze rivolte alle istituzioni dalla Fondazione Gigi Ghirotti in occasione della XXI Giornata del sollievo che si celebra il prossimo 29 maggio per “promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale”. Per questo la Fondazione chiede l’avvio di campagne di sensibilizzazione su scala regionale e nazionale sul dolore cronico rivolte alla popolazione ed anche la promozione di corsi obbligatori di formazione/aggiornamento sul dolore cronico per i medici di medicina generale e per il personale specialistico da reclutare per tale attività. Risorse umane che potrebbero essere individuate anche tra il personale in fase di stabilizzazione post Covid19.

La giornata del sollievo - promossa oltre che dalla Fondazione, dal Ministero della Salute e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - offre l’occasione di fare il punto sull’applicazione della Legge 38/2010 che garantisce l’accesso alle Cure palliative e alla terapia del dolore. Anche perché, se è vero che, nonostante le criticità, alcuni passi decisivi in avanti siano stati compiuti per la diffusione delle Cure palliative, molto più indietro si è rimasti circa l’implementazione della rete della terapia del dolore.

Da qui le richieste della Fondazione Gigi Ghirotti alle istituzioni sanitari e a tutti gli enti preposti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA