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Lunedì 06 GIUGNO 2022
Smi: “I medici del 118 hanno bisogno di tutele”

La grave carenza organica mette a rischio il servizio ma rende difficili anche le condizioni di lavoro dei medici. Antonella Giordano, referente regionale Smi Molise, chiede alla parte pubblica ascolto e soluzioni. Nel frattempo “i medici del 118, rifiuteranno di coprire turni aggiuntivi, limitandosi ad effettuare solo le ore lavorative previste dal contratto collettivo nazionale. Abbiamo bisogno di un riconoscimento pieno del nostro lavoro”.

“Rivendichiamo maggiori tutele, attraverso un contratto di dipendenza, incrementi economici a fronte di un gravoso impegno lavorativo e la retribuzione delle reperibilità”. Questa la posizione espressa, in una nota, da Antonella Giordano, referente regionale del Sindacato Medici Italiani (SMI) del Molise, a seguito della riunione del Comitato Permanente Regionale per discutere delle proposte dei medici del 118 Molise, che sono in condizioni di una grave carenza organica. 

“Il 118 - osserva Giordano - è sempre stato in prima linea in questi 2 anni di pandemia, non ci siamo mai tirati indietro di fronte a nessun paziente, anche che fosse covid-19 positivo; solo nella regione Molise sono stati moltissimi gli interventi nel 2021. Il lavoro dei medici 118 della nostra regione, infatti, ha segnato la differenza nelle cure e nell’assistenza dei cittadini, tentando di salvare la vita a tanti pazienti”.

“La parte pubblica - sottolinea Giordano - davanti a questa situazione non ha ritenuto di dare risposte adeguate alle nostre richieste. Per queste ragioni i medici del 118, rifiuteranno di coprire turni aggiuntivi, limitandosi ad effettuare solo le ore lavorative previste dal contratto collettivo nazionale. Abbiamo bisogno di un riconoscimento pieno del nostro lavoro, che risulta essere fondamentale per salvare la vita a tanti pazienti e garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini molisani”.

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