quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 13 GIUGNO 2022
Medici di famiglia. Fp Cgil Medici: “I fatti dimostrano che è necessario renderli dipendenti del Ssn”

Il sindacato: “Entrare a pieno titolo in un servizio socio-sanitario pubblico e statale ci avrebbe finalmente messo nelle condizioni di far funzionare al meglio i servizi attorno al cittadino perché integrati, consentendo a noi di lavorare con meno stress e maggiore soddisfazione, garantiti da diritti e tutele”.

“I fatti stanno dimostrando che per i medici di medicina generale sarebbe stato meglio entrare a pieno titolo in un servizio socio-sanitario pubblico e statale, come Dirigenti al pari dei colleghi ospedalieri”. Ad affermarlo è il coordinatore nazionale della Fp Cgil Mmg, Giorgio Barbieri, nel ricordare la proposta dell’assessora al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, di utilizzare infermieri come supporto e supplenti dei medici di famiglia, insieme alle indiscrezioni relative alla riforma delle cure primarie.

“Entrare a pieno titolo in un servizio socio-sanitario pubblico e statale – osserva Barbieri - ci avrebbe finalmente messo nelle condizioni di far funzionare al meglio i servizi attorno al cittadino perché integrati, consentendo a noi di lavorare con meno stress e maggiore soddisfazione, garantiti da diritti e tutele”.

Inoltre, aggiunge, “come Fp Cgil Medici di Medicina generale ci chiediamo dove sono quei sindacati che hanno sempre rivendicato l’impegno di difendere i medici di medicina generale strenuamente dal mostro della dipendenza e invece ora scopriamo che li stanno conducendo verso una strada oggettivamente peggiorativa anche rispetto alla libera professione? Con sempre maggiori disservizi per i cittadini e noi a “isorisorse” sempre più oberati di scartoffie. Non dico vergogna ma davvero nessuno prova un poco di imbarazzo?”.

Per Barbieri è giunto il tempo di reagire, “di rispondere al progetto di para-subordinazione. I sindacati di categoria maggiormente rappresentativi, con la resistenza al cambiamento dimostrata e l’opposizione al passaggio alla dipendenza, rischiano di smarrire la visione di sistema, di futuro, e l’attitudine a tutelarci. I Mmg hanno davvero animo di subire ancora?”, conclude Barbieri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA