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Martedì 28 GIUGNO 2022
Fine vita. Il deputato Deidda (Fdi) annuncia impegno per una verifica sulle strutture sarde per le cure palliative 

Ad oggi l'ambulatorio del Binaghi di Cagliari segue oltre 8000 pazienti. Deidda: “Inviterò il sottosegretario Costa a visitare il centro di Cagliari e l'ospedale di Isili e mettere in luce la professionalità del personale in quest’area delicata della medicina, oltre che raccogliere le loro proposte per migliorare il servizio”. Cocco: “Vogliamo implementare le cure palliative per tutta la Asl di Cagliari attraverso il potenziamento dell'organico”.

Riscuote apprezzamento il reparto della terapia del dolore operativo nel presidio Binaghi della ASL8 di Cagliari, diretto dall’anestesista Tomaso Gerolamo Cocco, dove solo qualche giorno fa si sono trovati in visita il deputato Salvatore Deidda (Fdi) e il consigliere regionale Fausto Piga (Fdi) accompagnati dal D.G. Marcello Tidore, e dal sindaco dell'area metropolitana, Paolo Truzzu, in qualità di Presidente del comitato di Distretto. Tutti convinti, tuttavia, che l’attività di terapia del dolore vada potenziata.

“Serve implementare l’azione strategica e quindi l’incremento anche di fondi nazionali”, commenta a Quotidiano Sanità il parlamentare. “Ecco perché nel corso del recente dibattito sulla proposta di legge sul "Fine Vita" - prosegue - ho preso l'impegno in Parlamento di verificare le strutture dedicate alle cure palliative e alla terapia antalgica sviluppata nei centri dediti dell’isola. Oggi raccolgo la soddisfazione della mia terra nel constatare che stiamo facendo passi da gigante, grazie ai medici e a tutto il personale sanitario, e grazie anche all’interessamento al confronto del Dott. Tidore, per migliorare un servizio fondamentale per noi cittadini”. 

“Per tali motivazioni – conclude Deidda - mi impegno ad invitare il sottosegretario della Salute Andrea Costa al centro di Cagliari e all'ospedale di Isili perché possa verificare lui stesso la professionalità e la preparazione del personale in quest’area delicata della medicina, oltre che raccogliere le loro proposte per migliorare il servizio”. 

“L'ambulatorio di terapia del dolore del Binaghi di Cagliari – spiega con una nota la stessa Asl 8 - nasce nel 2013 grazie al forte desiderio di realizzare un progetto così sensibile e umano anche nell’area cagliaritana con l’impegno e l’abnegazione del rianimatore e specialista in cure palliative Tomaso Cocco, in sinergia con la propria équipe composta dagli infermieri Giulia Meloni, Marinella Columbu e Franco Zuddas. Dal 2021 questa Unità operativa è stata riconosciuta come Struttura Semplice Dipartimentale. Ancora, oltre al centro del Binaghi, nel 2018 è stato inaugurato un ambulatorio dello stesso tipo anche all’ospedale di Isili, in forza della collaborazione delle infermiere Marina Carboni e Mara Pretta”.

“Stiamo trattando oltre 1000 pazienti provenienti da tutta Italia con la cannabis che viene impiegata nel dolore neuropatico e nella spasticità muscolare - afferma Tomaso Cocco - in malati con sclerosi multipla e con epilessia, in coloro affetti da glaucoma e chemioterapici che presentano nausea e vomito non responsivi a terapie tradizionali. Per il futuro abbiamo il progetto di implementare le cure palliative per tutta la Asl di Cagliari attraverso il potenziamento dell'organico".
 
“Ad oggi l'ambulatorio segue oltre 8000 pazienti – puntualizza concludendo la Asl -. Dal 2021 sono state effettuate 13500 prestazioni con un incremento, ogni anno, del 50% dei trattamenti rispetto all'anno precedente, rendendo la struttura un punto di riferimento per oltre mille pazienti trattati con cannabis medica. Da qualche mese inoltre si sono aggiunti all'équipe l'infermiere Massimo Serra e il medico Laura Fei permettendo così al centro di ampliare il ventaglio dei servizi offerti al paziente, attivando i ricoveri in regime di day hospital e le consulenze intraospedaliere. In più, a breve nuove opzioni terapeutiche saranno presto disponibili, quali l'ozonoterapia (una terapia antinfiammatoria che sfrutta l'ossigeno modificato), la radiofrequenza e la scrambler therapy, una terapia con elettrodi in grado di bloccare il dolore neuropatico”.

Elisabetta Caredda 

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