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Mercoledì 27 LUGLIO 2022
Aou Padova. Adeguamento dei salari di dirigenza e comparto, Lanzarin: “Situazione ingiusta su cui lavoriamo da tempo”

La Giunta ha preso atto dell’adeguamento dei fondi contrattuali dell’Aou Padova, secondo quanto disposto dall’art.21, comma 1 della legge regionale 44/2019, adeguamento che ha prodotto un incremento di 2.200 euro tra le diverse aree contrattuali (dirigenza sanitaria, dirigenza PTA, comparto). Lanzarin: “Primo importante segnale di riequilibrio di una situazione ingiusta sulla quale lavoriamo da tempo”.

La Giunta Regionale del Veneto, nella sua ultima seduta su proposta dell’Assessore alla Sanità, ha preso atto del prosieguo del percorso di progressivo adeguamento dei fondi contrattuali dell’Azienda Ospedale-Università di Padova verso il valore medio pro capite dei fondi delle aziende del Servizio sanitario regionale, secondo quanto disposto dall’art.21, comma 1, della legge regionale n.44 del 2019, in particolare determinando la ripartizione dell’incremento, quantificato in euro 2.200.000, tra le diverse aree contrattuali (dirigenza sanitaria, dirigenza PTA, comparto).

“E’ un primo importante segnale di riequilibrio di una situazione ingiusta sulla quale lavoriamo da tempo – dice l’Assessore Manuela Lanzarin – pur nella consapevolezza che non è sufficiente a risolvere il problema degli squilibri tra i valori medi dei fondi contrattuali tra le aziende del Servizio sanitario regionale”.

“Da tempo come assessorato – prosegue – abbiamo avviato una interlocuzione con gli uffici del Ministero dell’Economia al fine di concordare ulteriori strumenti che consentano politiche perequative, in primis dando applicazione alle previsioni del Patto per la Salute 2019-2021 ove si consente alle Regioni in equilibrio economico di incrementare i fondi contrattuali nel limite del 2% del monte salari 2018 anche in ottica “perequativa””.

“Chiediamo – conclude – di valutare ulteriori strumenti che consentano, all’interno di un sistema di compatibilità economiche e finanziarie, di superare i limiti oggi presenti all’incremento degli stessi fondi contrattuali”.

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