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Lunedì 19 SETTEMBRE 2022
Elezioni. Crisarà (Omceo Padova): “La nostra professione ha bisogno di politici che conoscano il territorio”

Si apre un periodo di grandi sfide per la sanità e la professione medica, a cominciare dal Pnrr. Alla vigilia delle elezioni, il presidente dell’Omceo di Padova, Domenico Crisarà esprime qualche perplessità sulle candidature, che vedono alcuni politici di riferimento che conoscevano il territorio Veneto candidati in altre Regioni e, dunque, nomi nuovi a sostituirli in Veneto. Crisarà:” Vista la situazione imminente sulla sanità, avevamo bisogno che i politici legati al loro territorio restassero qui, invece verranno sostituiti con dei nuovi”.

“I mesi a venire saranno cruciali e potranno delineare nel bene o nel male il futuro della professione sanitaria. Abbiamo una carenza di medici che in Veneto conta oltre un migliaio di persone, colleghi che vengono reclutati attraverso le coop, una crisi strutturale generalizzata della sanità ed una partita importante in grado di sanare molti di questi aspetti come il Pnrr”. A dirlo è il presidente OMCeO di Padova, Domenico Maria Crisarà, che a pochi giorni dalle elezioni politiche del 25 settembre esprime forti preoccupazioni in merito alla rappresentanza politica sul territorio. 

Alcuni degli interlocutori della politica veneta legati al territorio, come la presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati per Padova; Antonio De Poli, presidente dell'Unione di Centro per Vicenza; Andrea Ferrazzi senatore del Pd, saranno infatti candidati in altre Regioni. Al loro posto arriveranno nuove persone. “La nostra professione vive anche di politica di alto livello – spiega Crisarà – che fino ad oggi tutti noi avevamo a disposizione, fatta da politici di destra e di sinistra e che prestavano il loro servizio a Roma. Dal 25 settembre prossimo questi nostri punti di riferimento ci lasceranno e andranno sostituiti, tanto per citarne alcuni, dalla senatrice Anna Maria Bernini, dall’ex ministro della sanità Beatrice Lorenzin, dall’ex sindaco di Torino Piero Fassino e dal segretario del Pd, Enrico Letta”.

Le preoccupazioni che ha il presidente Crisarà all’indomani del cambio di alcuni interlocutori politici girano attorno ad una considerazione: “Con una sanità così vicina al collasso e con tutte le decisioni che si dovranno intraprendere già nei prossimi mesi, i nuovi politici che arriveranno, non conoscendo il territorio veneto, sapranno calarsi velocemente nella parte? E che legami si potranno intraprendere nel breve termine fra le istituzioni della sanità veneta e la nuova politica?”. 

Domande che non preoccupano il presidente Crisarà da un punto di vista del colore politico, anzi; secondo il suo parere l’eterogeneità fra destra e sinistra a volte può dare risultati migliori proprio per la competizione che può nascere fra gli esponenti. La preoccupazione del presidente nasce proprio dalle esigenze sanitarie diverse rispetto ai territori che fino a poco fa hanno rappresentato. 
 
“Auspico che le mie preoccupazioni siano pleonastiche – conclude Crisarà – e che si possa sin da subito aprire un tavolo di confronto con tutti i nuovi interlocutori politici di tutti gli schieramenti. Siamo un territorio con una università di alto livello, l’Omceo che rappresento è l’ordine più numeroso d’Italia che conta quasi diecimila iscritti, e le sfide che ci attendono sono tante tra cui sanare molti deficit che ancora oggi vediamo e che sono in capo alla professione e ai cittadini veneti”.   

Endrius Salvalaggio 

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