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Lunedì 26 SETTEMBRE 2022
Biotecnologie. Cattani (Farmindustria): “Serve strategia nazionale”

Il presidente degli industriali del farmaco in occasione della settimana europea: “Italia realizzi con urgenza una strategia nazionale per migliorare la governance della spesa, gli incentivi agli investimenti e il quadro regolatorio. A questo proposito è prioritario completare l’emanazione dei decreti ministeriali indispensabili per la piena attuazione del Regolamento Europeo sugli Studi Clinici”.

“Il settore biofarmaceutico in Italia è un driver di crescita fondamentale, solido e in continua espansione – dichiara Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, in occasione della Settimana Europea delle Biotecnologie.

“I farmaci biologici/biotecnologici – prosegue - , incluse le terapie avanzate, rappresentano il 40% del totale degli studi clinici in Italia (fonte Aifa) e circa il 50% (Fonte Citeline 2022) della pipeline di ricerca a livello globale. Una quota destinata a crescere ancora nei prossimi anni.  I medicinali personalizzati, sviluppati sul profilo genetico del paziente, e le terapie geniche, per correggere le parti del DNA che determinano la malattia, sono già realtà e stanno ridisegnando e migliorando l’approccio a molte malattie. Una frontiera dell’innovazione farmaceutica, grazie alla quale abbiamo avuto in meno di un anno i vaccini e le nuove terapie che ci hanno portato fuori dalla pandemia”.

“Siamo di fronte – continua - a un modello concreto di interazione e interconnessione in cui scienza e alta tecnologia si incontrano a beneficio della salute dei cittadini.

 L’Italia ha un ruolo di primo piano nella ricerca a livello europeo. Una leadership che richiede però un contesto in grado di attrarre sempre più investimenti, in uno scenario di competizione globale che vede l'Europa nella necessità di colmare velocemente il gap accumulato rispetto a Usa e Cina.  Per questo chiediamo che l’Italia realizzi con urgenza una strategia nazionale per migliorare la governance della spesa, gli incentivi agli investimenti e il quadro regolatorio. A questo proposito è prioritario completare l’emanazione dei decreti ministeriali indispensabili per la piena attuazione del Regolamento Europeo sugli Studi Clinici”.

“Il nostro Paese può vincere la sfida in corso - conclude Cattani - grazie alle eccellenze del network pubblico e privato, alle risorse del PNRR e agli investimenti delle nostre imprese.  Insieme possiamo farcela a vantaggio dei cittadini e dell’intero Servizio Sanitario. Permettiamo all’industria biofarmaceutica in Italia di giocare la sua partita”.

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