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Martedì 25 OTTOBRE 2022
Covid. Problemi in Toscana su trasmissione dati per il bollettino quotidiano. Da gennaio non segnalati 100 mila casi. E la Regione corre ai ripari

La Regione non avrebbe comunicato alla Protezione civile (che stila il bollettino quotidiano) il numero delle reinfezioni mentre all’Iss sono stati comunicati i dati corretti. Problema ora risolto: “Si è trattato di un difetto di elaborazione informatica e non certo di una scelta, tant’è, si precisa, che i casi caricati sul sistema dell’Istituto superiore di sanità da parte di Regione comprendono tutti i pazienti positivi presenti sul territorio, compresi i soggetti reinfettati”.

“Un mancato aggiornamento del programma informatico, adesso risolto, privo comunque di effetti sul sistema di indicatori che misurano, a livello nazionale, l’andamento e la diffusione della pandemia. Questa è la causa del disallineamento dei dati Covid inviati dalla Toscana a Roma”. Replica così la Regione Toscana al caso apertosi dopo che si è scoperto che ai fini del bollettino giornaliero redatto dalla Protezione Civile da gennaio ad oggi non sarebbero stati trasmessi circa 100 mila casi di reinfezione mentre dati corretti sarebbero stati trasmessi all’Iss.

“Appena venuti a conoscenza del problema – spiegano dalla regione - sulla gestione del flusso dei dati, l’assessorato al diritto alla salute ha chiesto di rivedere la procedura tecnica che aveva causato il disallineamento tra i numeri forniti all’Istituto superiore di sanità, corretti, e quelli destinati alla Protezione civile nazionale, privi tra i casi segnalati dei reinfettati, ovvero delle persone che si erano già ammalate precedentemente e che si sono riprese il Covid-19”.

“Da due giorni, dal 24 ottobre, i due flussi quotidiani ora sono identici. Dall’assessorato si spiega che si è trattato di un difetto di elaborazione informatica e non certo di una scelta, tant’è, si precisa, che i casi caricati sul sistema dell’Istituto superiore di sanità da parte di Regione Toscana comprendono tutti i pazienti positivi presenti sul territorio, compresi i soggetti reinfettati.

L’assessorato si è attivato attraverso la direzione sulle strutture competenti per effettuare verifiche, non escludendo innovazioni negli assetti organizzativi laddove se ne ravvisasse l’esigenza”, conclude la Regione.

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