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Martedì 22 NOVEMBRE 2022
Pon Gov Cronicità: gli strumenti metodologici a supporto delle Regioni

La Cassetta degli Attrezzi, cioè l’insieme degli strumenti metodologici e operativi per la gestione della cronicità mediante l’ICT, rappresenta il primo importante strumento sviluppato nell’ambito del progetto. Per saperne di più VISITA IL SITO o consulta il MANUALE OPERATIVO

Il progetto PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020 Sostenere la sfida alla cronicità con il supporto dell’ICT (PONGOV Cronicità) nasce con l’obiettivo di fornire supporto metodologico e operativo alle Regioni nel processo di definizione e attuazione di politiche sanitarie orientate alla prevenzione delle cronicità, sfruttando al meglio le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali.

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha reso tali obiettivi ancora più attuali e strategici, evidenziando come la principale sfida che il nostro sistema sanitario è chiamato a fronteggiare concerne la necessità di ripartire dalla gestione del paziente sul territorio, attraverso il potenziamento dei servizi territoriali e dell’assistenza primaria.

Le attività del Progetto PON GOV Cronicità hanno inoltre acquisito una portata ancora più ampia in una logica strumentale alla progettazione e gestione degli investimenti del PNRR e dei fondi strutturali della programmazione 2021-2027. Attraverso la definizione, il trasferimento e il supporto all’adozione di un insieme di strumenti metodologici e operativi comuni, è introdotto un approccio a più step basato su:

La Cassetta degli Attrezzi, ovvero l’insieme degli strumenti metodologici e operativi per la gestione della cronicità mediante l’ICT, rappresenta il primo importante strumento sviluppato nell’ambito del progetto. In coerenza con l’approccio a più step illustrato, questo strumento è stato definito nel corso della prima fase progettuale, a partire da una attività di emersione delle esperienze di successo innovative regionali selezionate come Buone Pratiche (BP).

A seguito dell’analisi e della valutazione di tali esperienze nei diversi sistemi sanitari regionali, si è giunti all’individuazione di 19 Componenti di tipo organizzativo e/o tecnologico verticali o trasversali alla pianificazione di processi di riorganizzazione, implementazione e valorizzazione di modelli innovativi per la gestione della cronicità mediante l’ICT quali:

  1. Stratificazione della popolazione
  2. Banche Dati Assistiti
  3. Medicina di iniziativa
  4. Health literacy
  5. Strutture territoriali per l’erogazione dei servizi di assistenza
  6. Modelli di piattaforme per la gestione della cronicità
  7. Modelli di cartelle informatizzate per la gestione della cronicità
  8. Applicazioni interattive
  9. Modelli di Telemedicina
  10. Modelli innovativi di ADI
  11. Gestione della cronicità attraverso PDTA
  12. Pianificazione dell’assistenza individuale
  13. Èquipe multidisciplinari e multiprofessionali
  14. Servizi di contatto e supporto dei pazienti cronici
  15. Strumenti a sostegno dell’empowerment dei pazienti
  16. Modelli di valutazione per professionisti attraverso questionario
  17. Modelli di valutazione per pazienti attraverso questionario
  18. Modelli di valutazione dell’ICT
  19. Modelli di Datawarehouse

La cassetta degli attrezzi è stata poi condivisa con la Rete dei Referenti Regionali, organismo di Progetto che riunisce tutti i Referenti per l’ICT e quelli per la Cronicità di ciascuna Regione. Attraverso un’attività di gap analysis funzionale alla rilevazione dei fabbisogni specifici dei territori finalizzata a indirizzare il processo di change management, previsto nelle successive fasi attraverso il trasferimento delle componenti delle Buone Pratiche, sono stati individuati in via preliminare tre ambiti principali di interesse per le Regioni su cui concentrare gli sforzi: telemedicina, assistenza domiciliare integrata e presa in carico del paziente e Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA).

Sulla base di questi tre ambiti di interesse è stata effettuata una prima selezione, tra quelle individuate e valutate come Buone Pratiche nella prima fase del Progetto di sei esperienze significative cosiddette Best Practice precorritrici ovvero:

Le esperienze precorritrici sono state quindi oggetto di un’analisi di dettaglio volta ad enucleare gli elementi distintivi e i caratteri innovativi di ciascuna di esse, nonché a individuare le condizioni e le modalità di replicabilità in altri contesti regionali.

Proprio a tal fine è stato messo a punto dal Nucleo tecnico centrale del Ministero della Salute, con il consueto coordinamento tecnico-scientifico di AGENAS, una sofisticata griglia di analisi (Matrice delle esperienze) articolata in nove diverse aree, che consente di delineare le caratteristiche strutturali, gestionali, economiche, organizzative e tecnologiche di ciascuna esperienza, nonché i fattori che hanno contributo alla sua ideazione e adozione nel contesto di riferimento e i risultati conseguiti.

I domini di analisi ritenuti rilevanti sono: strategia e governance; implementazione delle fasi del piano nazionale cronicità; organizzazione dei servizi; personale coinvolto; aspetti tecnici, tecnologici e di sicurezza informatica; aspetti economici; aspetti etici, legali; check list di coerenza con le indicazioni del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR); risultati della pratica sulla base degli indicatori prescelti.

La Matrice rappresenta un valido strumento di supporto alla realizzazione di attività di benchmark e confronto tra pratiche e per guidare la realizzazione di attività di valutazione del “as is” da parte dei referenti regionali e di progettazione degli interventi.

La Matrice delle esperienze mira quindi ad arricchire ulteriormente il ventaglio di strumenti metodologici messi a punto per supportare le Regioni nel processo di analisi, confronto, adozione, implementazione di modelli innovativi per la gestione della cronicità e di change management.

Questa metodologia è confluita in un Manuale Operativo dal titolo Logiche e strumenti gestionali e digitali per la presa in carico della cronicità, sviluppato con l’intento di offrire un vero e proprio strumento operativo di guida per le Regioni e tutti gli stakeholder interessati condividendo obiettivi e modalità operative all’interno della Comunità di Pratica nata in seno al Progetto. Alla Matrice delle esperienze si aggiungono anche un set di glossari volti a facilitare la comunicazione tra gli attori del processo attraverso un linguaggio condiviso rispetto a temi chiave, quali l’assistenza domiciliare o la telemedicina, e check list di utilizzo intuitivo per guidare i Referenti Regionali e tutti gli stakeholders nella verifica della completezza delle attività svolte rispetto a temi complessi, anche fortemente proceduralizzate (es. la check list sulla privacy).

Alla stregua delle altre componenti del Manuale, anche gli strumenti metodologici descritti sono soggetti ad un’azione di evoluzione e arricchimento continuo, in funzione dello sviluppo delle attività e di nuove conoscenze condivise derivanti dalle interazioni con le Regioni e con i principali stakeholder.

Proprio a partire dal mese di giugno 2022 è stata avviata un’ulteriore azione di interlocuzione con le Regioni volta a verificare l’evoluzione dei fabbisogni territoriali alla luce dei profondi cambiamenti innescati dalla pandemia e dall’azione di riforma promossa con il PNRR . In occasione di tali interlocuzioni stanno emergendo nuove esperienze innovative nonché l’evoluzione di quelle già validate in esito all’impatto pandemico sempre nell’ottica di avviare nell’ultima fase del progetto i processi di trasferimento delle buone pratiche in cui gli strumenti proposti saranno verificati, arricchiti e consolidati ma soprattutto messi a terra nei territori per trasformarli da sperimentazioni a elementi di sistema.

Per saperne di più sugli attori del progetto, vai alla pagina dedicata

Articolo a cura di Valentina Albano, Adelaide Ippolito e Alessia Sciamanna



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