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Giovedì 24 NOVEMBRE 2022
Integrazione sociosanitaria. Da Federsanità, Anci e Agenas un Osservatorio su buone pratiche a supporto delle politiche nazionali

L’Osservatorio sulle buone pratiche di Integrazione Sociosanitaria al centro di un convegno svoltosi nell’ambito della XXXIX Assemblea Nazionale Anci.

Un Osservatorio sull’integrazione sociosanitaria per un’azione sistematica di raccolta e diffusione di esperienze, che possa essere di supporto alla costruzione di compiute politiche nazionali. È quello promosso da Federsanità insieme ad Anci ed Agenas, con l’obiettivo di raccogliere le esperienze realizzate finora nell’integrazione sistemica tra sanitario e sociale, per metterle a disposizione dei decisori istituzionali e delle organizzazioni pubbliche e private che operano a questo scopo. Un tema questo al centro del Convegno “Missione Salute, svoltosi oggi nella cornice della XXXIX Assemblea Nazionale Anci, in corso alla fiera di Bergamo.

"Col DM77 si apre una nuova stagione in Italia finalizzata a ridisegnare l’intera rete dell’assistenza sul territorio - dichiara Roberto Pella, Vicepresidente Vicario ANCI e delegato Salute, Sport e Politiche Giovanili, Deputato e Presidente Intergruppo parlamentare Qualità di Vita nelle Città, -. Una vera e propria rivoluzione che poggia su alcune parole chiave: Case della Comunità, Centrali Operative Territoriali, Ospedale di Comunità, infermiere di famiglia e di continuità assistenziale. Cambiano i ruoli: maggiori compiti ai distretti, una posizione centrale per gli infermieri e un’inedita integrazione con il territorio e con la sua governance istituzionale. L’esperienza delle buone pratiche nell’integrazione sociosanitaria rappresenta in questo scenario una risorsa importante da valorizzare anche in termini utili a orientare le politiche a livello nazionale".

"Il mutamento in corso nella rete dell’assistenza territoriale avviene sullo sfondo di diverse sfide e criticità che dobbiamo affrontare: gli strascichi della pandemia, la crisi energetica, la transizione digitale da completare, l’invecchiamento della popolazione e il conseguente aumento delle patologie croniche - dichiara Daniela Sbrollini, Presidente Intergruppo parlamentare Obesità e Diabete -. Quale dialogo tra i Sindaci e il management delle Aziende sanitarie? Quale sinergia con il piano nazionale della non autosufficienza? Quale rapporto tra ambiti territoriali, sociali e distretti sanitari? Sono tutte domande a cui siamo chiamati a dare una risposta. Tutto questo anche nel quadro del piano tracciato dal ministero della Salute con il Pon Gov Cronicità 2018/2023 per rispondere all’invecchiamento della popolazione e al conseguente aumento delle patologie croniche sfruttando l’utilizzo delle tecnologie digitali, in linea con la Missione 6 Salute del PNRR. Ben vengano in questo contesto strumenti che valorizzino le buone prassi di integrazione sociosanitaria, non in termini semplicemente celebrativi, ma concreti e propositivi".

"L’idea alla base dell’OIS, l’Osservatorio sulle buone pratiche di Integrazione Sociosanitaria, attivato da una Convenzione tra Agenas e Federsanità-Confederazione Federsanità Anci regionali - dichiara Tiziana Frittelli, Presidente Nazionale Federsanità - non è quella di una mera ricognizione delle migliori esperienze, ma piuttosto quella di far emergere le esperienze diffuse per farle parlare della loro storia, dei risultati raggiunti, insieme ai limiti riscontrati. OIS è esplicitamente orientato al sostegno delle politiche pubbliche, allo sviluppo delle attività amministrative, alla realizzazione di percorsi professionali e di servizi integrati. Un luogo di confine in cui si intrecciano visioni, linguaggi, traiettorie, esperienze finalizzate all’integrazione".

A orientare e indirizzare le azioni dell’OIS, un Board composto da direttori generali di Asl e Aziende ospedaliere, uno per ogni regione, sindaci ed esperti tecnici al fine di generare un approccio istituzionale all’integrazione sociosanitaria basato sulle capacità e sulle competenze di sistema presenti nelle aziende sanitarie e nelle amministrazioni comunali, proponendosi come luogo di incontro delle culture della sanità e del sociale. "Si tratta di un organismo pensato come una grande libreria in cui raccogliere in modo semplice le esperienze sull’integrazione sociosanitaria per poterne classificare i contenuti e renderle immediatamente fruibili - dichiara Michelangelo Caiolfa, Coordinatore scientifico Osservatorio buone pratiche di integrazione sociosanitaria Federsanità/Agenas -. L’Osservatorio è strutturato in sei aree tematiche in cui si articolano le attività di raccolta, classificazione, analisi e restituzione: Integrazione Istituzionale, Integrazione Programmatoria, Integrazione Professionale, Integrazione Gestionale, Integrazione Comunitaria, Attività realizzative delle missioni M6C1 e M5C2 del PNRR".

"Il nostro territorio è ricco di esperienze virtuose che possono rappresentare, anche nell’ambito dell’integrazione sociosanitaria, un vero e proprio modello a livello nazionale - dichiara Enzo Bianco Presidente del Consiglio Nazionale ANCI -. Bisogna partire da questo dialogo tra le realtà territoriali e il Paese per trovare nuove soluzioni. Questo Osservatorio, attraverso la sua azione sistematica, potrà evidenziare tutte quelle cesure su cui le esperienze hanno agito, promuovendo una conoscenza che possa alimentare in termini positivi l’innovazione e la trasformazione dei sistemi".

"Ridisegnare la rete dell’assistenze sociosanitaria significa partire proprio dalle molte buone prassi che esistono sul territorio - dichiara Michele Carruba, Presidente Comitato Esecutivo Milano Cities Changing Diabetes, Università degli Studi Milano -. Dobbiamo rendere le nostre città e i servizi di assistenza che in esse si esplicano, più a misura del paziente, in una logica di complessiva trasformazione dell’ambiente urbano e non solo, come più efficiente e più sano allo stesso tempo".

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