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Lunedì 28 NOVEMBRE 2022
Centro asma di Misurina di nuovo a rischio chiusura. Lanzarin: “Regione non ha voltato le spalle, ma va tenuto conto dell’esiguo numero di pazienti”

Non sono bastati l’impegno della Regione Veneto e neanche quello dell’Emilia Romagna. L’istituto Pio XII di Misurina, “Centro di diagnosi, cura e riabilitazione dell’asma infantile” rischia di nuovo la chiusura delle attività prevista per il 31 dicembre 2022. Lanzarin: “La Regione sostiene da anni l’Istituto e siamo quasi i soli a farlo in Italia, ma i pazienti sono sempre di meno e i costi sono sempre più alti. Ora spetta alla proprietà decidere quale sarà il futuro del Pio XII”.

Non è bastato l'impegno della Regione Veneto e neanche quello dell’Emilia Romagna. L’istituto Pio XII di Misurina, “Centro di diagnosi, cura e riabilitazione dell’asma infantile” rischia di nuovo la chiusura delle attività prevista per il 31 dicembre 2022. E stavolta potrebbe non arrivare nessuno a salvarlo.

Consapevoli della situazione, già a ottobre scorso, l’Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti a cui fa capo l’Istituto sottolineava come “nel caso in cui non dovessero emergere nuovi elementi di sostenibilità relativi al 'progetto asma', l’obiettivo primario resterebbe comunque lo svolgimento di attività sanitarie o socio sanitarie o di salute a servizio della popolazione, ampliando evidentemente il target di coloro che beneficerebbero del servizio residenziale”. Nel caso in cui non fosse possibile adibire l’istituto ad attività sanitarie o sociosanitarie “sarà cura dell’Opera Diocesana, in un secondo momento, cercare un utilizzo coerente con le proprie finalità”.

Da quel momento le comunicazioni ufficiali da parte dell’Opera Diocesana si sono fermate. Mentre oggi l’assessore veneto alla Salute, Manuela Lanzarin, interviene per dire che la regione non ha mai voltato le spalle all’istituto, ma non si possono chiudere gli occhi rispetto a quella che è la realtà del centro.

“La Regione del Veneto - ha dichiarato in dettaglio Lanzarin in risposta al consigliere Andrea Zanoni (Pd), che chiede un intervento della Regione per salvare il centro - sostiene da anni l’Istituto Pio XII di Misurina e siamo quasi i soli a farlo in Italia, ma i pazienti sono sempre di meno e i costi sono sempre più alti. Nell’ultimo anno al Centro è stata riconosciuta anche la funzione dei disturbi specifici dell’apprendimento, al fine di estendere la possibilità di accogliere pazienti in età pediatrica anche non affetti da asma. Non si può non prendere atto, però, che al giorno d’oggi l’asma e i disturbi della fisiopatologia respiratoria sono curati in centri specializzati e afferiscono a poli ospedalieri e universitari. Prova ne è lo scarsissimo numero di pazienti che i medici hanno inviato alla struttura di Misurina, non più di poche unità nell’ultimo anno a fronte di un finanziamento pubblico che negli ultimi 12 mesi ha superato il milione di euro”.

“Le tariffe nell’ultimo anno - prosegue Lanzarin - sono state ulteriormente ritoccate al rialzo e si è tentata la strada della promozione del Centro coinvolgendo anche le altre Regioni italiane. Nonostante questo, il numero dei pazienti è risultato estremamente esiguo. Ricordo al consigliere che ammonta a oltre 3milioni di euro il finanziamento annuo messo a budget dal 2019 dalla Regione per sostenere l’Istituto Pio XII di Misurina e fino al 31 dicembre 2022 non volteremo le spalle a nessuna famiglia che intende rivolgersi al centro con un bambino asmatico in età pediatrica – prosegue l’Assessore -. Trovo strano che coloro che siedono nei banchi del Consiglio dimentichino questo passaggio, un sostegno importante a una struttura che, non va dimenticato, è privata-convenzionata e non pubblica”.

“Abbiamo sempre lavorato per dare una prospettiva sostenibile al Centro di Misurina riconoscendolo come un polo di eccellenza. Credo non si possa dire il contrario, ma ora spetta alla proprietà decidere quale sarà il futuro del Pio XII – conclude l’assessore -. La sanità veneta non ha mai lasciato indietro nessuno e sicuramente i nostri ospedali, con reparti pediatrici all’avanguardia e personale sanitario altamente specializzato, sapranno affrontare anche questa sfida continuando a curare in maniera eccellente le malattie respiratorie che colpiscono i bambini in età pediatrica”.

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