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Lunedì 12 DICEMBRE 2022
Ospedali. Schillaci instaura un tavolo di consultazione tra il ministero della Salute e il Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani

L’obiettivo, spiega una nota del Forum, è avviare una collaborazione permanente tra Dicastero e rappresentanti dei Clinici per l’applicazione del PNRR, la riforma dei DM70 e 77 e l’implementazione delle nuove regole europee sugli studi clinici. Cognetti (Forum): “È giunto il momento di sentire anche la voce degli esperti. Servono interventi adeguati e tempestivi per risolvere una crisi strutturale che ci trasciniamo da troppi anni”.

Nasce il Tavolo di Consultazione Permanente tra il Ministero della Salute e FoSSC (Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani). L’obiettivo, speiga una nota del Forum, è avviare una collaborazione per realizzare l’applicazione del PNRR, la stesura di una riforma dei Decreti Ministeriali di riferimento (DM70 e 77) e l’adeguamento del nostro Paese alle nuove norme europee sulla conduzione degli studi clinici.

La decisione è stata presa dopo un incontro tra il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e una delegazione del Forum FoSSC, durante il quale, sottolinea il Forum, “è stata verificata una sostanziale concordanza dell’analisi sulle attuali difficoltà del Servizio Sanitario Nazionale e sulle iniziative e proposte di miglioramento e di prospettiva futura”.

“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto e ringraziamo il Ministro per l’attenzione che ci ha riservato – afferma Francesco Cognetti, Coordinatore di FoSSC -. Come rappresentanti del mondo clinico, siamo profondamente preoccupati per la crisi attuale del Servizio Sanitario Nazionale e le prospettive future dell’assistenza sanitaria nel nostro Paese. Il nostro Forum è nato con questo scopo: riunire le più importanti Società Scientifiche italiane per avviare finalmente un confronto duraturo tra gli specialisti sulle grandi questioni inerenti la sanità e, soprattutto, gli ospedali del nostro Paese. Per questo abbiamo garantito al Ministro la nostra più totale e fattiva collaborazione”.

“In questo particolare momento storico, riteniamo inoltre prioritaria la ridefinizione del rapporto fra ospedale e territorio. E’ una dicotomia - prosegue Cognetti - che da troppi anni divide in due il nostro sistema sanitario nazionale e che genera grandi difficoltà a milioni di cittadini. I provvedimenti del PNRR sulle strutture territoriali, assunti dal precedente Governo senza la consultazione dei clinici italiani, sono peraltro di difficilissima attuazione ed anche privi di modelli di organizzazione e definizioni di competenza e ruoli dello svolgimento delle attività clinico assistenziali e non forniscono nessuna indicazione sull’integrazione tra ospedali e medicina territoriale nell’assistenza ai malati cronici”.

“Non risolvono, quindi, tutte queste problematiche ed è giunto il momento di sentire anche la voce degli esperti. Servono interventi adeguati e tempestivi per risolvere una crisi strutturale che ci trasciniamo da troppi anni. Abbiamo una serie di iniziative e di proposte da avanzare per risolvere problemi come la carenza di posti letto di degenza, la modernizzazione degli ospedali, la crisi dei Pronto Soccorso conseguente alla situazione critica profonda degli stessi ospedali, la terribile penuria di medici specialisti ed infermieri, ma sono anche necessari decisi interventi di investimento sulle discipline mediche insieme ad una più elevata considerazione del valore strategico dell’elemento professionale dal punto di visto scientifico, organizzativo ed operativo”. sottolinea ancora il presidente del Forum.

E per Cognetti, inoltre, “preoccupa e non poco l’esiguità delle risorse destinate alla Sanità sia nel DEF 2023 – 2025 che nella proposta di legge di bilancio per il 2023 con risorse aggiuntive che saranno completamente impiegate a compensare gli aumenti del caro energia e dell’inflazione e ci faranno tornare a livelli di spesa sanitaria sul PIL addirittura inferiori all’epoca prepandemica (6,3% rispetto ad una media dei 37 Paesi dell’Ocse dell’8,8%, tra cui Francia e Germania con circa il 10%)”.

“Inevitabilmente - conclude - in una situazione quale è quella attuale, crescerà ulteriormente la contribuzione alla spesa sanitaria dei privati cittadini che già l’anno scorso ha raggiunto la cifra di ben 37 miliardi di euro, già in vistoso aumento rispetto agli 8-12 miliardi dei 10 anni precedenti”.

All’incontro al Ministero hanno partecipato per FoSSC, in rappresentanza delle 30 società scientifiche aderenti, oltre al Coordinatore Francesco Cognetti: Paolo Corradini (Presidente Società Italiana Ematologia), Fabio De Iaco (Presidente Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza), Diego Foschi (Presidente Collegio Italiana dei Chirurghi), Dario Manfellotto (Presidente della Federazione delle Associazioni Dirigenti Ospedalieri Interni), Francesco Romeo (Presidente della Fondazione Italiana Cuore e Circolazione), Giovanni Scambia (Presidente Associazione Ginecologici Universitari Italiani) e Ivan Cavicchi (Docente di Sociologia e dell’Organizzazione Sanitaria e di Filosofia della Medicina).

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